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I figli della notte I figli della notte Hot

I figli della notte

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
I figli della notte
Sceneggiatura
Andrea De Sica, Mariano Di Nardo, Gloria Malatesta (collaborazione)
Interpreti
Vincenzo Crea, Ludovico Succio, Fabrizio Rongione, Yuliia Sobol, Luigi Bignone, Pietro Monfreda, Michael Bernhard Plattner, Dario Cantarelli-
Nazionalità
Anno
Durata
85

Andrea De Sica porta con fierezza, ma senza gloriarsene, il cognome del nonno Vittorio e del padre Manuel. Nel suo film del debutto, girato a 35 anni ed ambientato in una Dobbiaco con colori austroungarici, riesce a rimanere equilibrato, a non cercare di essere autoriale, a proporre temi di impegno ma senza volere insegnare da saccente.

Sostenuto da MIBACT, da Eurimages e - con 400.000 euro, da BLS Südtirol Alto Adige - ha girato in una trentina di giorni utilizzando attori debuttanti o poco noti, tutti coinvolti emotivamente in una storia che lascia il segno. Si parla di una classe apparentemente fortunata, di giovani che sono nati in famiglie agiate e a cui sembra non manchi proprio nulla per essere felici. Vivono nella ricchezza ma, spesso, a loro difetta il contatto umano, l’amore, la sensazione di essere importanti per genitori e parenti. Capitali imponenti, spesso aziende a cui dare un successore preparato con il condizionamento che deve portare ad un futuro in cui, in cambio del lusso, si deve rinunciare a se stessi. A questo va aggiunto che i protagonisti sono adolescenti, persone insicure che hanno necessità di certezze per potere maturare, crescere, trasformarsi in adulti consapevoli. Il racconto di De Sica, attraverso l’amicizia di due coetanei, tratta con bravura questi temi senza mai colorarli di tinte troppo dark ma nemmeno del roseo della commedia. Se un difetto il film lo ha è essere fin troppo scritto (la sceneggiatura è stata sviluppata in anni di lavoro) non permettendo in fase di realizzazione un po’ più di leggerezza. In pratica, al pubblico viene richiesta attenzione, dedizione, voglia di lasciarsi coinvolgere. L’ambientazione è parte vincente, offre drammaticità alla storia, permette al direttore di fotografia di creare tonalità intense, perfette quale appoggio ai dialoghi. Vincenzo Crea, con buone esperienze televisive e cinematografiche, crede nel suo personaggio e lo riesce a portare come centro della storia. Ludovico Succio, meno esperienza ma uguale grinta, è l’opposto dell’amico con una voglia di esistere che lo costringe a ribellarsi. Yuliia Sobol, qui al suo debutto cinematografico, è brava ed equilibrata all’interno di un personaggio non certo facile. Diciassettenne, di malavoglia ma senza ribellarsi, entra in un collegio prestigioso e molto severo per rampolli di famiglie VIP. Dalla cupa esteriorità che ricorda palazzi asburgici di fredda bellezza, è luogo in cui si cerca di trasformare normali ragazzi, con sogni ed aspettative personali, in elementi di una prossima classe dirigente che non conosce il termine umanità. Il ragazzo è immediatamente attratto da compagno che è antitetico a lui, anticonformista e desideroso di esprimere se stesso e le sue pulsioni. Si oppongono al bullismo imperante e, apparentemente senza che nessuno se ne accorga, iniziano a trascorrere nottate in un locale dove operano delle prostitute, ma non tutto è come sembra.

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opinioni autore

 
I figli della notte 2017-06-03 10:35:00 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    03 Giugno, 2017
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