Giunto alla sua ottava puntata, Fast & Furious continua ad essere garanzia di divertimento popolare, con storie spesso non molto comprensibili ma non indispensabili per la godibilità dello sviluppo. Da quando è completamente gestito da Vin Diesel, che continua ad esserne anche il produttore di riferimento, questo insieme di scene d’azione non delude mai: offre quello che il pubblico specializzato desidera e, quindi, onestamente fa trascorrere due e più ore in cui la distruzione di auto e di quant’altro è al centro di ogni situazione.
Ogni luogo va bene per queste corse realmente folli, anche Cuba uscita ufficialmente dall’embargo ed utilizzata in una esteriorità da cartolina con inserimento anche di auto antiche (in realtà, nell’isola ci sono meccanici e carrozzieri che da anni trasformano mezzi normali in quegli oggetti del desiderio che i turisti ambiscono vedere credendoli autentici). Le altre immagini sono state girate in Islanda, a New York, in Germania offrendo possibilità per creare ambientazioni interessanti con location particolarmente bene studiate. Oltre 170 stuntman che, coordinati da Jonathan Eusebio per le fight actions, con scene sempre nuove differenti da quanto visto nelle precedenti. La morte del coprotagonista Paul Walker poteva essere una svolta negativa per l’economia dei film: Vin Diesel, anche suo grande amico, lo aveva salutato con una specie di minuto di silenzio zittendo i roboanti motori alla fine della precedente avventura. Tuttavia grazie alla professionalità dello sceneggiatore Chris Morgan – il cui nome è indissolubilmente legato a questa saga – si sono trovate nuove situazioni sia per scene a grande contenuto adrenalinico sia per altre in cui il gradiente emotivo legato alla famiglia crea giusti e indispensabili distacchi dall’azione a tutti i costi. Dirige con professionalità F. Gary Gray che aveva fatto bene con Giustizia privata (Law Abiding Citizen, 2009) e Straight Outta Compton (2015). Nel ricchissimo cast appaiono anche Helen Mirren in un ruolo un po’ particolare e non esattamente raffinato, Charlize Theron brava e a suo agio. Gli altri sono i soliti che hanno decretati il successo a questo incredibile fenomeno di massa. Luna di miele per due protagonisti, altri si sono ritirati ed i rimanenti della squadra sono stati esonerati: in questo momento sembrano quasi dei normalissimi pantofolai. Una donna misteriosa seduce Dom per convincerlo a tornare nel mondo del crimine da cui non riesce a sfuggire e riesce a fargli tradire le persone a lui più vicine. Ovviamente, la squadra rientrerà immediatamente in azione. Dalle coste di Cuba alle strade di New York fino alle distese ghiacciate al largo del Mare artico, attraversano mezzo mondo per fermare un ribelle dallo scatenare il caos in tutto il mondo. Tuttavia per loro nulla è più importante che riportare Dom alla ragione, conducendolo di nuovo a casa.