Wolverine è uno dei più recenti personaggi nati sotto l’egida della Marvel. Creato da Len Wein e Herb Trimpe con la collaborazione di John Romita Sr. Fa la sua prima apparizione è in The Incredible Hulk (Vol.2, n. 180 ottobre 1974) in un breve cameo, ma il vero e proprio esordio si ebbe il mese successivo sul n. 181 (novembre 1974) della stessa serie.
Logan è un mutante con capacità straordinarie. Ha quella di guarire rapidamente da tutti i tipi di ferite, reazioni emotive e istinti paragonabili a quelle degli animali, artigli estraibili dalle mani che, come il suo scheletro, sono rivestiti dall'interno con una lega metallica indistruttibile. Come si noterà, gli autori lo hanno creato rendendolo un essere riconoscibile molto diverso dai suoi colleghi: oltretutto, ha grande personalità. Le sue storie potrebbero essere trasformate, togliendo le immagini, in piacevoli racconti. Ha origini terrene bene immaginate e descritte: nasce nella seconda metà dell’ottocento in Canada da una famiglia nobile, il fratello maggiore muore giovanissimo, la madre impazzisce anche perché, forse, Logan è nato da una sua relazione extramatrimoniale con un giardiniere. E’ malaticcio ma, dopo uno shock, inizia a trasformarsi nel supereroe. Len Wein, il suo vero creatore, è un ottimo sceneggiatore che ha messo le mani su molti personaggi sia Marvel che DC, sempre con ottimi risultati: la sua conoscenza approfondita della psicologia umana lo ha portato ha dare nuove caratteristiche anche ad altri nomi noti come Batman e Spiderman, ha anche ridisegnato i caratteri degli X-Men, creando nuovi personaggi quali Nightcrawler, Tempesta, Colosso e Thunderbird. Tra i tanti film in cui questo supereroe è presente, si ricordano soprattutto X-Men: le origini - Wolverine (X-Men Origins: Wolverine, 2009) di Gavin Hood e Wolverine - L'immortale (The Wolverine, 2013) di James Mangold. Interpretato fino dal inizio dal buon attore australiano Hugh Jackman (nominato agli Oscar nel 2012 per Les Misérables) – il suo primo contatto con questo difficile personaggio è stato nel 2000 con X-Men ottimamente diretto da Bryan Singer – Logan vive drammi interiori ma, quando è in azione, dimentica i problemi e diventa (quasi) invincibile. Il newyorkese James Mangold, già regista del film girato nel 2013, conosce e rispetta il personaggio creandogli attorno una storia che funziona e dove, nonostante una quantità industriale di effetti speciali, ha molta importanza la prova degli attori. Prima di incontrarsi con il supereroe della Marvel, aveva diretto vari buoni film tra cui Quel treno per Yuma (3:10 to Yuma, 2007), esperienze che gli hanno permesso di affinare le sue qualità di narratore. Affrontando uno script realizzato da molteplici mani (lui compreso) è riuscito a creare un’opera mai banale, a volte interessante, che mantiene una discreta tensione per le oltre due ore della sua durata. Tra i produttori esecutivi, l’inossidabile novantacinquenne Stan Lee. Il film è ambientato 2024, quasi senza mutanti e con gli X-Men che si sono separati. Logan è sconsolato, vive facendo l’autista; viene avvicinato da strano personaggio che gli consegna una ragazzina da portare al confine canadese: è una mutante molto simile a lui, attesa per essere studiata, ma in molti non vogliono che lei arrivi alla meta.