Arrival (Arrivo) è una mega produzione moral - fantascientifica del canadese Denis Villeneuve. Il film nasce dal racconto Storie della tua vita, incluso nell'antologia Stories of Your Life di Ted Chiang, e ipotizza l’arrivo di una dozzina di astronavi aliene in altrettanti punti della terra.
Negli Stati Uniti esercito e servizi segreti ingaggiano una linguista d’eccellenza con la speranza di trovare un terreno di contatto con i nuovi venuti, soprattutto per scoprire quali siano le loro intenzioni. Passano pochi giorni e la paura fa premio sulla prudenza, con l’apparato militare che prende il comando avviandosi a uno scontro armato con i nuovi venuti. Se la minaccia del conflitto sarà fermata all’ultimo momento lo si dovrà alla costanza dell’intelligente professoressa che capirà il linguaggio degli alieni e convincerà i militari dell’indole pacifica degli esseri venuti dallo spazio. Un secondo finale, decisamente moralistico, ci informa che gli extraterrestri sono arrivati da noi per insegnarci il segreto della conoscenza del futuro, un futuro che, come la linguista sperimenterà sulla propria pelle, riserva dolori anche terribili, ma la cui consapevolezza non ci esime dal dovere di vivere la vita. Una morale un po’ banale per un film che pretende di sondare nuovi linguaggi anche cinematografici. Restano le belle immagini di molte sequenze in cui autore e decoratori riescono a creare un’atmosfera futuribile utilizzano oggetti e scenografie abbastanza semplici, ma è un po’ poco per dare vero spessore a un film che, s’intuisce, è nato con intenti ben più ambiziosi.