E’ un classico film della Disney e rispetta i canoni che hanno reso questo marchio garanzia per le famiglie aggiungendo ad ogni cosa effetti e momenti di tensione, ormai indispensabili per coinvolgere un pubblico anche familiare, dove i figli spesso crescono visitando il mondo violento dei videogiochi.
E’ una fiaba ben costruita che racconta del magico mondo dei Maori con una storia che forse piacerà di più alle ragazzine che ai maschi. Il film è realizzato in maniera quasi perfetta ma, purtroppo, è lontano anni luce per piacevolezza dai titoli entrati nella storia del cinema. Affidato agli esperti Ron Clements e John Musker coadiuvati da Chris Williams e Don Hall, risente della mostruosa dimensione di un prodotto a cui hanno lavorato migliaia di persone suddivise in molteplici società, ognuna impegnata in una parte piccola o grande, ma senza un’anima che unisca le varie parti. Il risultato visivo è straordinario, le musiche sono state create per sottolineare perfettamente immagini molto esotiche, i personaggi sono interessanti anche se non proprio simpatici, ma gli oltre 100 minuti di una volta portano ad ammirare le sequenze senza quasi accorgersi di quello che vorrebbero e dovrebbero raccontare. Costato oltre 150 milioni di dollari, in poco tempo ha coperto il budget e continua ad avere ottimo successo. Ed è giusto, perché è costruito a tavolino per piacere. La ragazzina ribelle è contestatrice ma vuole molto bene ai genitori, la nonna è la sua amica e fonte inesauribile di consigli, l’eroe è piacevolmente scalcagnato ed umano tanto da essere coinvolgente (i deboli che trionfano risultano simpatici a chi il successo o non sa cosa sia o non lo ha ottenuto), l’animale amico poco credibile e simpatico. Soprattutto la nonna è stata voluta dagli specialisti Disney perché considerata la cliente ideale, quella che porta i nipoti al cinema e che fa arricchire anche il mondo del merchandising. Buona l’edizione italiana, anche se l’originale può contare nelle parti cantate di voci nettamente più interessanti. Una ragazzina vive felice e senza problemi in un tranquillo villaggio dove il padre è il capo. E’ molto curiosa, non si spaventa quando le raccontano i tradizionali miti in cui appaiono misteriosi personaggi. In lei sono rimaste le emozioni dei suoi predecessori, i Maori abili navigatori che divennero stanziali senza un’apparente ragione. Sogna avventure, il padre vorrebbe per lei una vita più sedentaria ed è questa la ragione degli scontri tra loro. La giovane decide di scoprire le terre che i suoi antenati non avevano conosciuto: supera il limite impostole dal padre – non dovrebbe mai uscire dalla laguna – e intraprende un'audace missione nel tentativo di dimostrarsi un'esperta navigatrice. Durante questo viaggio è accompagnata da un galletto e incontra il leggendario semidio Maui, con il quale attraverserà il mare aperto in un viaggio ricco di azione, affrontando enormi creature di fuoco ed ostacoli insormontabili. Un viaggio che le servirà per divenire adulta e più conscia del suo destino terreno.
