Prodotta dalla canadese Spin Master Studios, questa serie televisiva dedicata soprattutto ad un pubblico in età prescolare ha ottenuto incredibile successo un po’ in tutto il mondo. La scelta di basare tutte le storie su cuccioli di animali ha premiato sia per la simpatia che inducono nel pubblico (anche negli adulti) sia per l’identificazione con loro degli spettatori più piccoli.
Dal 2013 sono presenti in varie emittenti con episodi che durano da dieci a ventidue minuti ciascuno, lunghezza scelta per garantire l’interesse e la concentrazione di bimbi non ancora divenuti dominabili, di frequentatori di asilo dove il gioco è la materia più importante. Spin Master è una società canadese che produce giochi e giocattoli per bambini, fondata nel 1994. Tra i principali marchi che possiede ci sono Paw Patrol, Bakugan, Air Hogs, Aquadoodle, TGR, Tech Deck e Zoomer Dino. Nel 2007 ha inaugurato la divisione dedicata alla produzione programmi e contenuti multimediali, la stessa che ha realizzato questo pseudo film che annoia gli adulti ma entusiasma gli under six. Ryder è un ragazzino di dieci anni assennato ma anche molto fantasioso che vive nell'industriosa cittadina di Adventure Bay. Guida un team di cuccioli (Marshall, Rubble, Chase, Rocky, Zuma e Skye) i quali salvano la loro città da emergenze di tutti i tipi spaziando dal trovare elefanti spariti nel nulla, sistemare mulini a vento malfermi o bloccare tentativi da parte di persone non buone di approfittare dei più deboli. Ogni cucciolo ha uno zaino zeppo di accessori e indossa una divisa. La sede della Paw Patrol è una torre posta sulla collina più alta della cittadina. Il nome di questo gruppo di coraggiosi piccolini è in italiano: Pattuglia della Zampa, questo per identificare ancora più questi eroi con gli animali da compagnia presenti nelle famiglie. Salvano cuccioli di orso e principesse inseguite dai draghi, i tre porcellini e agnellini fuggiti dalla fattoria, il tutto raccontato con un tono quasi didattico e privo di grandi colpi di scena – diciamo pure che la sceneggiatura è particolarmente banale – perfetto per gli entusiasti mini spettatori che applaudono quasi continuamente ogni azione da loro compiuta, un po’ deprimente per chi è sopra quell’età. Sviluppo accettabile, non fosse per la smaccata azione di merchandising che accompagna tutto il film. Ci sono alcuni siparietti in cui Federica Fontana – volto noto ai telespettatori - e un gruppo di bambini vanno alla ricerca di oggetti da recuperare, replicando il format avventuroso della serie, con oggetti che i bambini devono trovare e che sono realmente in vendita creando negli adulti un certo imbarazzo. Un prodotto accettabile nonostante la sua assoluta ingenuità (o proprio per questa) che diventa anche un troppo scoperto mezzo promozionale di vendita.
