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Agnus Dei

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Les innocentes
Sceneggiatura
Sabrina B. Karine, Alice Vial, da un’idea di Philippe Maynial con adattamento e dialoghi di Pascal Bonitzer e Anne Fontaine
Interpreti
Lou de Laâge, Agata Buzek, Agata Kulesza, Vincent Macaigne, Joanna Kulig, Eliza Rycembel, Anna Próchniak, Katarzyna Dabrowska, Helena Sujecka, Mira Maluszinska, Dorota Kuduk, Klara Bielawka, Pascal Elso, Thomas Coumans, Leon Latan-Paszek, Joanna Fertacz, Zacharjasz Muszynsk.
Nazionalità
Anno
Durata
115

Anne Fontaine ama i temi al femminile, lavora principalmente con donne, sa raccontare storie difficili che le riguardano con naturalezza e bravura. Attrice di buon livello e sceneggiatrice, come regista ha firmato film interessanti quali Gemma Bovery (2014), Two Mothers (2013), Coco avant Chanel - L'amore prima del mito (Coco avant Chanel, 2009) sempre trattati con impegno sociale.

Pur non volendo mettere in discussione la sua sincerità nel lavoro di narratrice non sempre riesce ad essere convincente, proponendo belle storie a cui aggiunge passaggi tendenti al melodramma che tolgono gran parte dell’interesse a quello che ha realizzato. Ama troppo i suoi personaggi e cerca di dare a loro caratteristiche forti che trovino facilmente punti di contatto col pubblico. Forse, la sua esperienza come attrice la porta verso questa scelta dettata anche dal volere dare spazio espressivo alle sue colleghe: tiene da conto le riletture fatte dalle interpreti che in questo modo diventano parte importante dello script. In altre parole le manca una linea drammatica che copra ogni parte della storia, cadendo nel facile gioco dell’emozione ottenuta attraverso situazioni al limite. Agnus Dei si occupa di una vicenda realmente accaduta ma che è servita solo da spunto per un film che vuole essere denuncia degli stupri e delle violenze in genere che le donne da sempre subiscono durante le guerre. Per questo la storia è stata molto romanzata con l’aggiunta di personaggi non sempre efficaci – ad esempio il medico ebreo che ha perso la famiglia, collega della protagonista – che portano la storia a sviluppi convenzionali e non sempre interessanti. La base del lavoro fatto dagli autori è legato agli scarni appunti, un diario, scritto da questa giovanissima dottoressa morta nel 1946 durante una missione. E’ stato per volontà di Philippe Maynial, nipote della donna, che si è trasformato in un film. Aveva 27 anni quando era stata inviata in Polonia. Medico in un ospedale di Parigi, si era unita alla resistenza, aiutando i paracadutisti alleati. Partecipò alla liberazione della città, alle campagne militari dei Volgi e dell’Alsazia fino a quando, all’inizio del 1945, partì per Mosca in qualità di ufficiale medico delle Forze Interne Francesi. Il suo compito era seguire il rimpatrio dei connazionali. Trasferita nella distrutta Polonia, fu nominata Primario dell’Ospedale francese di Varsavia, che era praticamente distrutto. Partecipò a oltre 200 missioni con l’Unità dello Squadrone Blu delle autiste di ambulanza della Croce Rossa che avevano lo scopo di cercare, curare e rimpatriare i soldati francesi rimasti in Polonia. Nel film traspare poco di tutto questo con una figura fin troppo debole resa in maniera non completamente valida dalla giovane Lou de Laâge. Alla regista interessava più raccontare i sentimenti di una ragazza che si commuove e ha un rapporto speciale con alcune delle suore. Lei era comunista, temprata dalla vita, dedita al suo lavoro a cui rinunciava a tutto, compresa a se stessa. Qui fin troppo velocemente si trasforma in ragazza sensibile – lo divenne, questo è certo – capace di avere un rapporto di amicizia e confidenza con le religiose. Lo scontro culturale tra un donna laica con donne che hanno rinunciato a loro stesse per un amore assoluto è solo accennato, forse nemmeno comprensibile. Polonia, 1945. Mathilde, giovane medico francese della Croce Rossa già vicina alla Resistenza, è in missione per assistere e riportare a casa i suoi compatrioti. Una suora arriva nell’ospedale in cui lavora per chiedere aiuto, lei inizialmente rifiuta ma poi accetta di andare in un convento, dove incontra alcune consorelle incinte, stuprate dai soldati russi, che sono tenute nascoste. Lei le aiuta a divenire mamme, a riconquistare il loro essere donne, nonostante l’opposizione da parte della Madre Badessa.


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opinioni autore

 
Agnus Dei 2016-11-29 11:45:29 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    29 Novembre, 2016
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