Il romanzo da cui il film è stato tratto, è opera del trentaseienne londinese Tim Lebbon, che ha venduto a major statunitensi i diritti per due altri suoi libri. Uscito nel 2014, ha avuto tanto successo da convincere la società indipendente Voltage Pictures di Nicolas Chartier – che in 7 anni ha prodotto oltre trenta film - a finanziare una trasposizione cinematografica affidando il ruolo di protagonista a Nicolas Cage.
E’ stato un flop, l’opera ha debuttato nelle Filippine, presentato in altri paesi considerati dai distributori non interessanti, e poi offerto On Demand. Già uscito in DVD in paesi come la Svezia da circa un anno, è ora presentato in Italia dalla Barter Entertainment che spera di ottenere un certo interesse in questo periodo dell’anno, visto che la vicenda è ambientata durante Halloween, anzi, in due di queste feste distanziate da un anno. Quello che dispiace è vedere il regista tedesco Uli Edel, ormai sessantanovenne e con buona esperienza televisiva, dirigere un film così brutto, basato su di una pessima sceneggiatura. Pur non essendo certo un grande del cinema, ci ha dato un titolo interessante quale La banda Baader Meinhof (Der Baader Meinhof Komplex, 2008) dimostrando di essere in grado di realizzare prodotti interessanti. Qui manca ritmo, credibilità, troppi sono gli errori visibili anche ad uno spettatore distratto. Oltretutto, anche nelle ambientazioni ci sono piccoli o grossi svarioni. Unico responsabile dello script – lo scrittore Tim Lebbon non ha collaborato alla stesura – è uno sceneggiatore mediocre quale Dan Key a cui si ascrive un horror particolarmente brutto - Timber Falls (2007) mai distribuito in Italia e mal accolto dal pubblico laddove è uscito – e un altro titolo poco noto: curioso che gli sia stato affidato un film dal budget di discreta consistenza. Nicolas Cage dimostra ancora una volta di essere poco dotato come attore, soprattutto se non è bene indirizzato: mono espressione, incapace dei mezzi toni, assolutamente inadeguato per raccontare un padre distrutto dal dolore che tutti i giorni va alla Polizia per dare volantini con la foto del figlio scomparso o per criticare l’operato di chi ha il grave torto di non avere ancora trovato il piccolo. Lo fa leggendo il copione senza dare la sensazione di vivere quello che dice. New York 1679: bimbi nascosti in locale sotto il pavimento vedono attraverso i listelli la madre uccisa da misterioso uomo. 2014, happy family con genitori appagati dal lavoro (lui, professore universitario, ha appena ottenuto la cattedra) e dal loro figlio unico. Alla vigilia di Halloween il bimbo afferma di avere visto essere mostruoso, lo disegna ma la madre non gli dà importanza. Il pomeriggio successivo il padre, in ritardo, non ha tempo per intagliare la zucca con il figlio. Tornato la sera, per farsi perdonare, lo porta alla sfilata, compera un gelato e il piccolo scompare nel nulla. Passa un anno, la coppia si è separata dopo il grave dolore, l’uomo è ossessionato da terribili visioni del figlio. Si rimette assieme alla moglie e scopre cosa accade ogni anno durante la notte dei morti: un fantasma vendicativo, da quando è stato ucciso, appare durante la festa per rapire i bambini. Se non riusciranno a salvare il figlio prima dello scoccare della mezzanotte, il suo spirito si perderà per sempre.
