Ultimamente per le major d’oltreoceano è difficile riuscire a produrre una commedia tradizionale senza aggiornarla con un linguaggio un po’ scurrile e, visto che si è iniziato male, si peggiora aggiungendo qualche nudo (qui un rapporto tantrico tra sorella dei protagonisti assieme a massaggiatore che si strofina su lei per oltre due minuti): così l’occasione per creare un film per tutti cade nel volgare non accontentando gli appassionati né chi al cinema vuole provare esperienze forti.
Come se questo non bastasse, nel finale c’è l’esasperato tentativo di evitare la frittata, creando situazioni buoniste che disturbano di più di quanto raccontato in precedenza Una scelta che sa di raffazzonato, di tentativo - non riuscito - di evitare gli strali della censura americana. Andiamo con ordine. Tutto è stato pensato per il ventinovenne californiano Zac Efron, attore amato dalle teenagers per il viso da bravo ragazzo e un fisico gradevole. A lui è affidato un personaggio simpatico un po’ fuori dalle righe, politicamente scorretto, caotico nel modo di vivere e di comportarsi. Tuttavia la mancanza di una sceneggiatura che lo aiuti e una certa immaturità nella recitazione, lo portano verso un piccolo baratro. Sarà sicuramente perdonato dalle sue fan (del resto sinora ha sempre interpretato film non eccezionali) ma deve stare più attento a quello che il suo agente gli propone. Il debuttante regista Jake Szymanski, particolarmente attivo in televisione soprattutto con short video, non riesce a trovare il giusto ritmo e, dopo un inizio con montaggio veloce in cui si fanno vedere i disastri compiuti dai due fratelli, ogni cosa crolla nel tedio. Scene molto ripetitive e prevedibili, l’incapacità di raccontare. Gay, ragazze disinibite, matrimoni particolari tutto questo per cercar di raccogliere un pubblico eterogeneo che decreti un successo che non ha ottenuto tranne nella provincia USA. Come i nostri cine-panettoni sono ambientati in località turistiche che foraggiano la produzione, qui gli statunitensi hanno girato il film alle Hawaii, arcipelago che vive da anni una forte crisi e che cerca di vendersi attraverso film e telefilm. Inutile dire che qui la regia ricorre a tutti i luoghi della pubblicità a favore di questa regione, collane dei fiori comprese. Due fratelli sui trent’anni rovinano spesso gli eventi familiari con le loro pericolose buffonate (hanno distrutto case, causato il ferimento di ospiti, provocato l’infarto al nonno). Per impedire loro di essere dannosi durante l'imminente matrimonio della sorella, evento che si terrà alle Hawaii, i genitori impongono loro di andare alle nozze con delle compagne. I due cercano via Internet ed altri mezzi ragazze che possano andare bene e ben presto diventano un fenomeno mediatico, tanto da comparire anche su The Wendy Williams Show. In molte rispondono all’annuncio (compreso un travestito) ma non trovano nessuna che vada a bene. Due ragazze leggere ma belle, decidono di farsi questa vacanza gratis e fanno finta di essere rispettabili. Inscenano un finto incidente stradale (una di loro si butta davanti a un’auto di fronte al locale frequentato dai ragazzi) per attirare la loro attenzione e ottengono di essere le prescelte. Quando arrivano nelle isole, l due scoprono con terrore che le loro compagne sono molto selvagge e disinibite. Saranno proprio loro che, ovviamente innamorandosene, le terranno a freno e le trasformeranno in adorabili future mogliettine. Finale rigorosamente prevedibile.
