A venti anni dal primo film, dopo vari annunci di una seconda parte e con mille problemi per riuscire a realizzarlo, Roland Emmerich, con a fianco il fido Dean Devlin, si è messo di nuovo al timone del film che lui ha più amato per tentare di offrire nuove emozioni. Si è parlato per anni della realizzazione di un seguito; nel 2004 viene scritta una sceneggiatura ispirata agli attentati dell'11 settembre che è bene accetta alla Fox, ma problemi arrivarono per il contratto firmato a suo tempo da Will Smith per il sequel.
La produzione accettò che lui non ci fosse, ma i due autori rifiutarono. Nel 2009, Emmerich sviluppò una storia ambientata più di dieci anni dopo il primo film che doveva permettere di realizzare simultaneamente Independence Day 4-Ever: Part I e Independence Day 4-Ever: Part II: peccato che la sua idea non supportata dalla Fox. Nel gennaio 2013 fu confermato il sequel di Independence Day e la presenza di Will Smith; pochi mesi dopo il regista dichiarò che il seguito era in fase di scrittura, confermando sia che verrà diviso in due parti sia l'assenza di Will Smith, mentre come protagonista ci sarà il figlio del capitano Steven Hiller, Dylan Dubrow. Dopo un parto così lungo, il frutto è quanto di più scontato, privo di interesse, deludente si possa immaginare. Tanti, troppi dialoghi (molti iper - patriottici, addirittura più stancanti che nel primo film), interpreti che poco credono a quello che fanno e dicono, inquadrature che riprendono i primi piani di tecnici e scienziati che guardano rapiti quello che passa sui loro enormi monitor (ma le scene sono montate in un secondo tempo, e si capisce che stanno fissando il famoso telo verde). Per non parlare di una sceneggiatura piena di mille cose, caotica e ripetitiva, che trova un minimo di piacevolezza nei vari effetti visivi, non certo originali, ma creati con ottima professionalità. Questo continuo panegirico per gli USA, per i coraggiosi che sacrificano la propria vita per gli ideali supremi, sinceramente danno addosso per due ore, titoli compresi, anche loro appesantiti da una colonna sonora troppo invasiva e roboante. Forse otterrà successo al box office ma deluderà i cinefili ancora di più della precedente. Ora la paura è che davvero sia realizzata una seconda parte. A venti anni dalla precedente invasione, la Terra rischia nuovamente di essere annientata dagli Alieni. Una nave spaziale di 3.000 miglia di lunghezza, una miriade di mezzi e soldati: la fine sembra imminente, ma grazie ad alcuni eroici uomini e donne tutto si risolve per il meglio