Toccare un film cult come il Ghostbusters (1984) diretto da Ivan Reitman ha provocato parecchi dissensi anche prima della uscita di questo remake (alcuni lo classificano come reboot) benedetto dal regista storico (qui produttore), dagli scienziati Sigourney Weaver, Dan Aykroyd e Bill Murray – ma ci sono anche Ernie Hudson e Annie Potts - impegnati in piccoli cammei, dai finanziatori che hanno investito oltre 144 milioni di dollari. Affidato nello script e nella regia al dotato Paul Feig – autore dei gradevolmente cinici Le amiche della sposa (Bridesmaids, 2011) e Spy (2015) di cui ha riconfermato Melissa McCarthy e Katie Dippold (qui anche come sua co-sceneggiatrice) – il film ha due anime antitetiche tra loro incapaci di coesistere in questo roboante prodotto pensato per il 3D.
Gli effetti speciali, sicuramente bene realizzati, risultano dannosi per l’economia finale perché distraggono da una sceneggiatura costruita professionalmente anche se priva di reali originalità nei confronti dell’originale. Le cose migliori sono i dialoghi tra le quattro protagoniste, scienziate sui generis, bene contrastate dal superpalestrato e stupidotto segretario. Pur avendo cambiato il sesso degli acchiappa fantasmi, il regista è stato molto fedele a quanto scritto ed interpretato da Dan Aykroyd, da molti considerato il vero creatore di questo fenomeno che ha retto per oltre trent’anni. Bravo e collaudato il poker delle imbranate che affrontano con incoscienza il mondo degli spiriti, simpatico anche se scritto sopra le righe l’unico personaggio maschile coprotagonista, interpretato da Chris Hemsworth sempre più in evidenza in film tratti da personaggi dei fumetti ma anche ispirati a fiabe, una sorta di oca finalmente non al femminile. Due sconosciute scrittrici decidono di pubblicare un libro sui fantasmi in cui affermano che sono assolutamente reali. Qualche tempo dopo una di loro ottiene un prestigioso incarico come docente della Columbia University ma, a causa del libro è costretta ad abbandonare il lavoro tra le risate di scherno dei colleghi. Senza futuro, decide di unirsi alla coautrice del libro aprendo una attività di acchiappa fantasmi. Manhattan è sommersa di queste entità ultraterrene e le due donne riescono a beccarne uno veramente violento ma il Sindaco, per evitare il panico, non ufficializza la loro impresa e le fa passare per mistificatrici. Per chi ha avuto il coraggio di vedere i lunghissimi titoli di coda saprà che, alla fine, si preannuncia un seguito e la gloria per queste strampalate ragazze.