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Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Cell
Sceneggiatura
Adam Alleca, Stephen King dal omonimo romanzo di Stephen King - Sperling & Kupfer Editore – pagg. 516 – Euro 19,90 (tascabile 9,90)
Interpreti
Samuel L. Jackson, John Cusack, Isabelle Fuhrman, Stacy Keach, Griffin Freeman. E. Roger Mitchell, Alex ter Avest, Catherine Dyer, Rey Hernández, Joshua Mikel, Wilbur Fitzgerald, Clark Sarullo, Aja Wooldridge, Michael Beasley, Anthony Reynolds, Elizabeth Davidovich, Ethan Andrew Casto.
Nazionalità
Anno
Durata
98

Il timore che gli questi amici-nemici della nostra vita quotidiana possano essere molto dannosi per la salute, è tema dibattuto su cui studiosi di tutto il mondo cercano di fornire approfondimenti. Ovvio che anche al cinema prima o poi venisse trattato in maniera terrorifica, soprattutto considerando che Stephen King ne aveva fatto un lungo romanzo. Quello che stupisce, semmai, è che ci sia voluto tanto tempo dal momento in cui la Dimension Film ha acquisito i diritti nel 2006 di questo testo.

Affidato ad Eli Roth, già autore dei noti horror Cabin Fever (2002) e Hostel (2005), che lo avrebbe realizzato quando terminava le riprese di Hostel: Part II (2007). Affidata la sceneggiatura a Larry Karaszewski, due anni dopo Eli Roth rinuncia al progetto per differenze di opinioni con la produzione. Sempre quel anno, Stephen King prende in mano la sceneggiatura e cambia il finale del libro poiché non era stato gradito dal pubblico, Il lavoro di Larry Karaszewski è dimenticato e lo script è ulteriormente rimaneggiato dal giovane Adam Alleca, convincente ne L'ultima casa a sinistra (The Last House on the Left, 2009). Girato in soli 25 giorni nel febbraio del 2015, è divenuta produzione poco gradita che ha cambiato tre distributori prima di uscire on demand su Internet all’inizio di giugno. Dopo le pesanti stroncature oltreoceano, la vita del film appare sempre più difficile. Diretto con mestiere ma senza originalità da Tod Williams - Paranormal Activity 2 (2010) – risente dei vari problemi che ha dovuto affrontare. Primo fra tutti l’esigenza di lavorare con un budget limitato, secondo che il soggetto e in parte la sceneggiatura erano scritti dall’intoccabile Stephen King, terzo ma non meno importante che John Cusack – protagonista che aveva aderito al progetto già nel 2010 – è uno dei produttori esecutivi. L’attore è più zombie dei morti viventi che popolano il film. Viso inespressivo, mai riesce a divenire credibile nelle sofferenze di un padre, per di più divorziato e assente da un anno, che non sa nulla del figlioletto. Sono battute dette ma non vissute in maniera drammatica che fanno giusta simbiosi con l’inesistenza della ex moglie – che nel finale si dirà essere divenuta una di loro – e l’invisibilità recitativa del televisivo Ethan Andrew Casto degno figlio della coppia. I personaggi sono pochi e quasi invisibili; per il resto massacri di morti viventi, esplosioni, effetti visivi che dovrebbero raccontare la drammaticità di un film che, a tratti, fa ridere. Come fossero nuovi vampiri, gli zombie di notte sono tranquilli tanto da potere essere arsi senza porre un minimo di resistenza. Il film potrebbe essere definito più che horror, catastrofico. Poche speranze per il genere umano, tetro in ogni suo sviluppo, pessimista ad oltranza (anche il finale apparentemente ottimista). Catastrofico anche per la qualità narrativa, per l’incapacità di offrire scene ben realizzate, per attori che si sono impegnati ai minimi contrattuali, per John Cusack che ha vissuto in maniera ridicola una figura che aveva tutte le potenzialità per divenire interessante. Oltre a questo, in fase di scrittura è stato dato poco sviluppo al personaggio creato da lui per i videogiochi: si capisce possa essere importante ma non perché. Nella tranquilla Boston, di colpo tutto si trasforma in un inferno: i cellulari iniziano a squillare e un misterioso impulso annienta la volontà di chi risponde al telefono, trasformando le persone in creature sanguinarie. Un grafico-fumettista è in aeroporto, chiama l’ex moglie ed il figlioletto, si interrompono le comunicazioni e, da quel momento, cercherà di raggiungerli in tutte le maniere.



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opinioni autore

 
Cell 2016-07-01 11:12:53 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
5.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    01 Luglio, 2016
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