Pensare ad un horror lungo oltre due ore ed avere il timore di annoiarsi è un tutt’uno. Normalmente, i film di questo inesauribile genere hanno come caratteristica di sopportabilità proprio una certa brevità. Tuttavia se alla direzione si pone James Wan, il discorso può essere diverso.
Il regista trentanovenne, di nascita australiana, è autore di otto lungometraggi tutti ambientati nel mondo della paura - ricordiamo Saw - L'enigmista (Saw, 2004), Insidious (2010) - oltreché il film al fulmicotone Fast & Furious 7 (Furious Seven, 2015). Suo era anche l’originario L'evocazione - The Conjuring (The Conjuring, 2013) e risulta vincente l’averlo confermato anche per questa seconda parte. The Conjuring - Il caso Enfield rappresenta il logico prosieguo di quel modo di fare cinema del talentuoso regista che del sequel ha fatto un nuovo modo di intendere il cinema. Le stesse atmosfere dell’opera originaria ma una lettura dissimile del mondo della paura con la stessa filosofia del prosieguo di Saw, Insidious ed ora delle avventure della famiglia Warren, detective del mondo oscuro di cui si attendono svariate nuove gesta. Basati su fatti realmente accaduti, ma utilizzati dagli sceneggiatori come base su cui operare con la fantasia, raccontano di un mondo possibile e, per questo, ancora più disturbante. Nel primo episodio il regista si era avventurato nell’universo della paura riuscendo a creare il terrore attraverso immagini anche violente. Qui, grazie anche ala bravura degli interpreti, studia ogni particolare, lo rilegge in varie chiavi, fa vivere allo spettatore le emozioni e le tensioni dei personaggi in un crescendo impossibile da subire senza vivere veri momenti di sana paura con tanto di urletti e di urla (rari, ultimamente, tra gli appassionati del filone) che sottolineano inaspettati sviluppi della vicenda. Attento studio della psiche, grande bravura nel tenere sempre elevata la tensione senza effetti ed effettacci. Bisogna decidere se valutare autori del horror come di serie A – per noi, se bravi, lo sono – e, se fosse così, questo autore sarebbe da valutare tra i migliori in assoluto. I coniugi Warren tornano ad occuparsi del paranormale con un’inchiesta fatta nella parte nord di Londra, in una zona povera. Una famiglia convive con apparenti presenze demoniache che infestano la loro casa (oltre ai Warren indagano gli ricercatori della Society for Psychical Research) che è abitata da una madre divorziata insieme ai suoi quattro figli di età compresa tra i sette e i tredici anni. La più bersagliata è una undicenne che rischia varie volte la vita. E’ lei il centro di quanto accadrà.