Leggendo la trama, il timore è di essere di fronte alla solita commedia giovanile con studenti poco credibili impegnati nel rendere memorabili i loro giorni al college. Questo filone, di cui è impossibile contare i titoli, è tra i più prolifici negli Stati Uniti e racchiude alcune tra le peggiori commedie da loro realizzate. Curiosità e speranza nascono quando si vede che a dirigere c’è Richard Linklater, regista non certo occasionale che è autore di alcuni tra i più interessanti film degli ultimi anni e ha affrontato temi potenzialmente banali con bravura ed originalità.
E’ vero, è ambientato in un College, ma qui i ragazzi sono più normali del solito e vivono un’esistenza che facilmente li porterà ad essere adulti consapevoli. Tutti vogliono qualcosa racconta con bravura le giornate di un piccolo campus in Texas, una realtà di provincia in cui poco contano le confraternite e molto i rapporti interpersonali. E’ un film intimista in cui, invece che logorarsi con drammi sociali ed etici, ci si diverte, e molto. Potrebbe essere la giusta evoluzione, un meditato capitolo secondo de La vita è un sogno (Dazed and Confused, 1993) dello stesso autore ambientato a metà degli anni settanta durante l'ultimo giorno a scuola prima delle vacanze col desiderio di sentirsi giovani senza problemi. Passati venti e più anni, il regista firma un ritratto sempre machista, un po’ fracassone, piacevolmente irriverente di un mondo che lui conosce bene perché ne è stato tra i protagonisti. C’è un fondo di malinconia, la sensazione che i suoi personaggi sappiano che questa è l’unica possibilità per dare un’impronta interessante alla propria esistenza. Giovani che vorrebbero essere adulti, ma che affrontano da ragazzi un poco immaturi le prime vere prove della vita. Nessuno ha di fronte drammi o difficoltà insormontabili, ma per loro ogni cosa acquista il senso della prova che deve essere superata. Non è un film commerciale, è un’opera che dice molto più dei giovani di tanti titoli apparentemente impegnati e vacuamente scritti. Texas, 1981: battitore di baseball, si trasferisce al college e va ad abitare insieme ai compagni di squadra dell'università di cui dovrebbe divenire una stella di prima grandezza. Nel campus affronterà un percorso di crescita complesso ed impegnativo tra cameratismi a livello estremo, scontri dai toni di dramma dentro il microcosmo del gruppo e notti particolarmente agitate alla ricerca di interessanti conoscenze all’interno del mondo femminile. Attori freschi e bravi, sceneggiatura e regia impeccabili.