Tanto per cercare di creare un minimo di interesse per una commedia scontata nei contenuti, infarcita di situazioni pseudo goderecce e con un linguaggio molto diretto, il trailer ufficiale del film ha tanti bip ogni volta che vengono usate parole del gatto che, ovviamente, si intendono in maniera perfetta: anzi, vengono evidenziate da quella sottolineatura sonora.
Che Robert De Niro accetti da anni qualsiasi cosa gli venga proposta è cosa nota, anche se pensavamo che potesse avere dei limiti dettati dal buon gusto, dote che gli sceneggiatori ed il regista dimostrano di non possedere. Purtroppo, non è così. Nonno scatenato è una commedia vietatissima negli Stati Uniti soprattutto per linguaggio e situazioni raccontate che non sono esattamente educative. Purtroppo, in Italia lo potranno vedere tutti, senza limiti di età e temiamo che genitori distratti possano portare i figli ad assistere a questa lezione di cattivo gusto. Oltretutto, anche la struttura narrativa lascia a desiderare e la costruzione tecnica non è delle migliori. Tiene le fila l’inglese Dan Mazer, qui al secondo lungometraggio dopo il dimenticabile A prova di matrimonio (I Give It a Year, 2013) mai distribuito da noi. Come sceneggiatore, questo cineasta è tra i responsabili di Brüno (2009) e Bonat (2006) entrambi di Larry Charles e con Sacha Baron Cohen. Da ciò è facile capire quali siano le fonti dell’ispirazione dei dialoghi e delle trovate. Tuttavia il pur criticato attore inglese ha una incredibile capacità di uscire vincente da situazioni al limite del buon gusto, cosa che manca a Robert De Niro. Se a tutto questo aggiungiamo che il coprotagonista è quel Zac Efron conosciuto, tra l’altro, attraverso il volgarissimo Cattivi vicini (Neighbors, 2014) di Nicholas Stoller - di cui è già pronta la seconda parte a firme dello stesso cineasta: Cattivi vicini 2 (Neighbors 2: Sorority Rising, 2016) – e del altrettanto raffinato Quel momento imbarazzante (That Awkward Moment, 2014) di Tom Gormican, si capisce come il buon gusto sia rimasto fuori della sala. Peccato che due attori con caratteristiche interessanti – Zac Efron è nato dal Disney Chanel e Robert De Niro si ricorda sempre come ottimo interprete di film diretti da Martin Scorsese – siano stati messi in questa imbarazzante situazione per un calcolo meramente economico. A una settimana dal matrimonio del giovane avvocato con la figlia del titolare dello studio legale, il futuro sposo cade nella trappola messa in atto dal nonno, che si comporta come maniaco sessuale. Vedovo da pochi giorni gli chiede di accompagnarlo verso un luogo di villeggiatura e lo coinvolge in selvagge feste universitarie, risse da bar e un'epica serata di karaoke. Superato questo impatto molto distruttivo, i due impareranno a conoscersi e a stimarsi.
