Luca Lucini è un ottimo – e raffinatissimo – pubblicitario che ogni tanto si concede una vacanza nel cinema. Di lui ricordiamo il primo lungometraggio, diventato immediatamente campione di incassi, Tre metri sopra il cielo (2004), ma anche il gradevole Amore, bugie & calcetto (2008) o La donna della mia vita (2010).
Questa volta mette in immagini quanto pensato da tre soggettiste, tra cui la protagonista Margherita Buy. Il risultato è sempre gradevole, anche se il quarantottenne milanese non ha ancora firmato un film realmente personale. Per ora, basti la raffinatezza delle immagini, la buona direzione degli attori e l’assoluta assenza di volgarità. Eppure qui si parla degli amori di un architetto che ha tradito la prima moglie con quella che sarebbe divenuta la seconda, e di ambedue alle prese con una bella interprete vietnamita. Tutto è giocato in punta di penna, chiacchierando attorno a tradimenti detti ma non raccontati. Margherita Buy ha sicuramente ideato il suo personaggio con ironia (è una psicologa per animali) e lo ha fornito delle caratteristiche presenti in tante altre sue performance, Claudia Gerini gioca sul personaggio di una bella e poco raffinata proprietaria di società immobiliare. E’ un film al femminile, ma le cose migliori provengono dagli uomini. Paolo Calabresi è l’imbarazzatissimo avvocato che dovrebbe mettere pace tra le due donne e vive il personaggio con giusta ironia, Giampaolo Morelli è il non giovanissimo toy boy della psicologa che vorrebbe divenire artista di successo e dipende dalla donna, Giorgio Morra è l’umano padre di Claudia Gerini che è trattato come un estraneo, Andrea Bosca è un ricco compratore di immobili che si scopre non essere quello che dice. La sceneggiatura è lineare nello sviluppo ma non priva di qualche piccolo o grande colpo di scena che tiene desto l’interesse. Happy end forse un po’ eccessivo ma accettabile all’interno di una commedia. Alla tragica morte dell’uomo che in tempi diversi era stato il loro marito, due donne, opposte per temperamento e stili di vita, si ritrovano a condividere, loro malgrado, qualcosa. Dapprima l’uomo, poi il figlio che lui ha avuto con un’interprete asiatica di cui loro non sapevano nulla. Ambedue inadeguate alla maternità, animate inizialmente dall'antico astio e divise da mere questioni ereditarie, iniziano un viaggio dentro se stesse e dentro questa maternità tardiva e inattesa. Proprio quando il piccolo Paolo comincia a far breccia nei loro cuori, è loro sottratto dai Servizi Sociali. Da questo momento si alleeranno per il bene del piccolo.