La regia di Zoolander No. 2 era stata inizialmente affidata a Justin Theroux ma poi Ben Stiller, anche produttore esecutivo, ha deciso di realizzare quasi in toto la seconda puntata di questa serie che pare sempre più destinata al successo.
E’ l’esempio di come scelte non necessariamente artistiche possano distruggere anche progetti quantomeno interessanti. Il cinquantenne attore, ad esempio, ha dimostrato di essere anche un discreto regista in grado di cavalcare bene la commedia. Lo ha fatto col riuscito I sogni segreti di Walter Mitty (The Secret Life of Walter Mitty, 2013) e con il primo Zoolander (2000). Qui, con un film iper - sponsorizzato dal comune di Roma, da firme della moda e dalla Fiat, non è riuscito a dare logica e forma narrativa alle tante forzature che male si inserivano nella complessa sceneggiatura. Personaggi volutamente grotteschi e poco credibili che, più che sonore risate, strappano faticosi sbadigli. Il cinema del nonsense è difficilissimo da realizzare e richiede estrema attenzione per evitare che precipiti nella farsa più rumorosa e meno interessante. Qui i ritmi delle immagini in cui sono stati coinvolti oltre 50 stuntman che hanno subito anche alcuni tragici incidenti, non riescono ad essere trasformati in elementi narrativi, creando un forte scollamento tra le varie scene. Coinvolti nel film volti notissimi quali lo stilista Tommy Hilfiger, adepto di una sanguinaria setta assieme alla giornalista di moda Anna Wintour, Susan Boyle, Christiane Amanpour, Valentino (Valentino Garavani), Marc Jacobs, Jim Lehrer, Macaulay Culkin, Billy Zane, Justin Bieber, Demi Lovato, Lenny Kravitz, Kate Moss. Al cantante Sting, dal viso sempre più interessante, è affidato il ruolo di un padre confessore. Queste comparsate, chiamarli cammei sarebbe eccessivo, dimostrano che dal film ci si attende un grande successo per cui è importante esserci. L’attore e regista e gli sceneggiatori sono impegnati ad auto citarsi, a creare situazioni in cui il pubblico possa identificarsi e ricordare battute che un tempo facevano ridere. Non mancano le torte in faccia mentre Ben Stiller e Owen Wilson fanno il bagno in uno schifoso liquido a base di nocciole dolciastre. Nel cast ci sono i tre più attivi attori della comicità statunitense di mezza età – Ben Stiller, Owens Wilson e Will Ferrell – ad essi si aggiunge un gruppo di attori noti quali Penelope Cruz (poliziotta che si fa massaggiare i seni da Stiller), Susan Sarandon, Milla Jovovich, John Malkovich. Il film vorrebbe essere una satira sul mondo della moda ma non riesce mai ad essere pungente. Sono passati quindici anni da quando Derek Zoolander, in grado di evocare tanta bellezza e potenza con una espressione, riusciva a fermare un lancio cinese e sventare i piani di conquista del mondo di un genio del male. Mentre Mugatu è finito dietro le sbarre, Derek e Hansel si gustano le meraviglie del centro benefico da loro creato quando una catastrofe imprevista lo colpisce distruggendolo costringendo i due a ritirarsi e vivere fuori dal sistema. Sono oppressi dalla vergogna e isolati, quando ricevono un invito: partecipare a un grande evento internazionale di moda a Roma. I due sperano di ritrovare il successo di un tempo ma, al loro arrivo, si scontrano con gli stilisti bizzarri ed eccentrici che sono dietro al nuovo impero dell'alta moda. Gettati maldestramente e letteralmente sotto i riflettori, Derek e Hansel lottano per trovare il loro posto in questo strano mondo, e nel frattempo vengono reclutati da bella poliziotta per fermare un complotto mortale che punta a distruggere per sempre le speranze di far tornare l'alta moda al suo venerabile e glorioso status.
