Un film che nasce da un romanzo difficile da traslare in cinema, ma cheriesce ad essere interessante anche se non sempre riuscito. Il libro omonimo di Seth Grahame-Smith, che unisce il classico Orgoglio e pregiudizio (1813) di Jane Austen (1775 – 1817) con elementi tipici dell'horror (in particolare gli zombie), è divenuto un piccolo cult.
Jane Austen, in copertina, viene accreditata come coautrice del romanzo, probabilmente perché un po’ tutta la storia rende omaggio a quanto da lei scritto. Commissionato dall’editore allo scrittore, è nato dal testo originale a cui sono state aggiunte scene ninja, zombie e morti viventi. Segue la trama originale anche se la vicenda si svolge in un universo alternativo in cui l'Inghilterra di inizio Ottocento è infestata da zombie assassini. Inizialmente sceneggiatura e regia erano state affidate a David O. Russell. Dopo il suo abbandono per altri impegni, la direzione del progetto è stata offerta a Mike White e Craig Gillespie. Natalie Portman doveva interpretare il ruolo di Elizabeth Bennet, ma, alla fine infine è rimasta solo come produttrice del film. Il budget è stato sui trenta milioni di dollari, le riprese del film sono realizzate al West Wycombe Park, nella contea di Buckinghamshire, in Inghilterra. Altre location: Hatfield House, Old Basing e Frensham. Una delle parti più interessanti sono le ambientazioni curate nei particolari e particolarmente affascinanti, con una buona attenzione anche ai dettagli storici. Un’attenzione tipica di Dave Warrenel, candidato al premio Oscar per Biancaneve e il cacciatore (Snow White and the Huntsman, 2012). A questo va aggiunta la foto realizzata da un altro dei concorrenti alla statuetta: Remi Adefarasinm, nominato per Elizabeth (1998), che ha creato belle immagini autoriali. Attori accettabili ma non irresistibili, musiche funzionali, effetti di trucco molto belli realizzati da Mark Coulier e utilizzati su decine di interpreti che ha ottenuto due premi Oscar per The Grand Budapest Hotel (2014) e per The Iron Lady (2011). Il dubbio che viene è che sia difficile trovare pubblico per un classico della letteratura con aggiunte horror: i primi si indispettiscono per la contaminazione, i secondi vorrebbero che tutto fosse trash. Lo statunitense Burr Steers, nipote di Gore Vidal, è qui al suo quarto film da regista e dimostra buona padronanza del mezzo. Una misteriosa epidemia si è abbattuta sull'Inghilterra del XIX secolo e il Paese è invaso dai non morti. Elizabeth Bennet e le sue sorelle sono maestre nelle arti marziali e nell'uso delle armi e sono pronte a tutto pur di difendere la loro famiglia dalla temibile minaccia. Forte e risoluta, Elizabeth dovrà scegliere se continuare a combattere proteggendo le persone che ama o cedere all'attrazione per l'unico uomo capace di tenerle testa, il tenebroso colonnello Darcy. Doppio lieto fine (due sorelle, il colonnello e un suo amico).