Difficile pensare che in Italia sia possibile realizzare una commedia come questa che si ispira a molti elementi tipici della comicità statunitense, un genere che da noi non ha mai funzionato. Volgarità molto pesanti, situazioni familiari improbabili, scene d’azione per cercare di smuovere l’apatia di un film a dir poco sconfortante.
Il protagonista è stato letteramente castrato dal laser di un dentista e, per questo, vive attorniato da un’atmosfera di pesante ironia. Il figliastro è torturato da bulli che si scopre essere ragazzine che hanno solo un anno più di lui. Il padre è un militare amato da tutti i personaggi famosi che incontra perché è un combattente che incarna la violenza tipica del modello Usa. Il film è realizzato più che decorosamente e anche gli attori appaiono bene scelti, ma i novantasei minuti in cui scorre sembrano un’eternità con scenette che allungano a dismisura un brodo già di per sé non molto gustoso. Will Ferrel proviene dalla scuola del Saturday Night Live e, tuttora, è un comico di punta sia del cinema che della televisione statunitensi. Primo titolo di un certo rilievo Austin Powers: il contro spione (Austin Powers: International Man of Mystery, 1997), quindi una carriera importante ma che raramente ha travalicato l’Oceano. Ultimi due titoli arrivati da noi Candidato a sorpresa (The Campaign, 2012) e Anchorman 2 - Fotti la notizia (Anchorman: The Legend Continues, 2013) di cui era anche autore dei personaggi. Daddy’s Home ha ottenuto alti incassi negli Stati Uniti (oltre centotrenta milioni di dollari) ma ha registrato un assoluto disinteresse sui mercati internazionali. Dopo I poliziotti di riserva (The Other Guys, 2010) diretto da Adam McKay (che qui produce lasciando la regia a Sean Anders) la stessa coppia comica innesca un’ulteriore caduta di tono, rafforzando i rispettivi personaggi ormai ripetuti fino alla nausea a discapito dell’inesistente originalità. Qui Will Ferrell, idiota vincente, e Mark Wahlberg, palestratissimo, non sono compagni di squadra ma avversari anche se il livello di gradimento della loro prova è sempre basso. Il tranquillo dirigente di una radio che propone Smooth Jazz, si trova a dover affrontare una prova difficilissima per un patrigno che aveva ottenuto da poco la fiducia dei figliastri. Quando lo sregolato agente segreto, primo marito di sua moglie e padre dei figli di lei, torna in città a cavallo di una scintillante motocicletta per riconquistare il terreno perduto, a lui cade il mondo addosso. Ben presto, i due iniziano una lotta all’ultima scorrettezza pur di surclassare l’altro. La posta in palio è l’amore dei figlioletti e questo li priva di qualsiasi limite morale.