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Assolo

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Assolo
Sceneggiatura
Laura Morante, Daniele Costantini.
Interpreti
Laura Morante, Piera Degli Esposti, Francesco Pannofino, Lambert Wilson, Marco Giallini, Donatella Finocchiaro, Angela Finocchiaro, Antonello Fassari, Gigio Alberti, Emanuela Grimalda, Carolina Crescentini, Eugenia Costantini, Edoardo Pesce, Giovanni Anzaldo, Filippo Tirabassi.
Nazionalità
Anno
Durata
97

Il debutto alla regia di Laura Morante era stato accolto positivamente, soprattutto dalla critica d’oltralpe. Ciliegine (2012) era una commedia raffinata che non nascondeva l’ispirazione avuta dal cinema francese. Anche Assolo è stato scritto col fido Daniele Costantini e anche qui si respira aria di piacevole eleganza. x

Il debutto alla regia di Laura Morante era stato accolto positivamente, soprattutto dalla critica d’oltralpe. Ciliegine (2012) era una commedia raffinata che non nascondeva l’ispirazione avuta dal cinema francese. Anche Assolo è stato scritto col fido Daniele Costantini e anche qui si respira aria di piacevole eleganza. Maggiormente padrona del linguaggio filmico, cerca di raccontare una storia più composita e complessa non riuscendo ad evitare intellettualismi, strani passaggi narrativi difficili da giustificare, giocando coi personaggi in maniera tale da non lasciarli mai esistere realmente. Soprattutto le figure maschili sono utilizzate solo per poggiare su un terreno accettabile le problematiche della protagonista. Francesco Pannofino cerca disperatamente di fornire spessore al primo marito di Flavia, ma è messo in seria difficoltà da dialoghi auto-castranti. Un uguale problema lo ha Gigio Alberti, secondo ex marito che usa come tormentone il desiderio di riappropriarsi della casa dove la donna vive e di cui lui è il maggiore proprietario. Antonello Fassari come insegnante di scuola guida è meno controllato dalla regista e riesce ad essere quasi credibile, mentre Marco Giallini come collega e (forse) amante della donna è assolutamente superfluo come, del resto, l’amante ufficiale Lambert Wilson. Ancora meno visibili i figli, ma anche le nuove compagne degli ex sono utilizzate solo per giustificare scene imbarazzanti in cui Flavia vorrebbe dedicarsi ad un autoerotismo molto hot. Tutto suona falso, forzoso, poco vissuto dagli interpreti come, ad esempio, una scenetta a tavola in cui la famiglia allargatissima le fa credere che acqua si dica ocqua: oltre due minuti francamente inutili. La regista racconta la solitudine assoluta del suo personaggio, dell’incapacità di raffrontarsi, del dipendere emotivamente e fisicamente dagli altri, della sua non capacità di avere grinta e, quindi, di soccombere ai desideri altrui (terribile la scena in cui lei cerca nella tempesta un tabaccaio aperto per comperare le sigarette ad una negoziante). Reiteratamente, è in attesa in una scuola di ballo che qualche uomo la scelga per un tango. Troppi personaggi non sviluppati, inutili i tentativi di entrare nel mondo della psiche femminile di una cinquantenne sconfitta da se stessa e dalla vita. Piera Degli Esposti si impone sul suo personaggio e riesce ad essere convincente come psicanalista della protagonista, ma i dialoghi anche per lei sono dei macigni difficili da gestire: luoghi comuni che riducono ad una inutile prova d’attore la partecipazione della grande attrice. Nella mal sviluppata caratterizzazione dell’amica c’è Angela Finocchiaro che dovrebbe essere il contraltare di Flavia, ma anche qui la confusione impera. La cineasta è sincera, quasi sempre raffinata ed elegante in un film che dimostra le sue potenzialità ma che non riesce mai a convincere in maniera completa. Flavia è una donna sui cinquant’anni fragile e insicura con due matrimoni alle spalle che continua a vivere come un’amica invasiva all’interno delle nuove coppie. Ha due figli, un cane in prestito ed è alla ricerca del consenso e dell'affetto delle persone che la circondano. Rapporti amichevoli anche con le nuove compagne degli ex nella speranza di non essere sempre più emarginata. In questa famiglia allargata però lei è sempre sola, incapace di raggiungere qualsiasi obiettivo davvero importante, che sia la patente di guida o un corso di tango. Tutto sembra alla sua portata ma è lei stessa, inconsciamente, ad avere scelto il personaggio della perdente.

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opinioni autore

 
Assolo 2016-01-11 15:37:31 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
6.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    11 Gennaio, 2016
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