Nell’affrontare questa commedia, bisogna tenere presente varie cose. Gli ultimi saranno ultimi è un monologo teatrale portato in giro per l’Italia, dal 2005 al 2007, con bravura assoluta da Paola Cortellesi che ha saputo modellare, amare, rendere in maniera perfetta questa figura di perdente fatta conoscere attraverso un copione in cui si alternano momenti allegri a lunghi scorci drammatici.
Il testo è stato scritto coralmente da quattro autori in molti anni di lavoro e, quindi, la struttura narrativa risente della presenza di idee ed emozionalità diverse. Quanto aggiunto per trasformare un lavoro basato su di un attore in un film corale con vari personaggi può essere considerato positivamente o negativamente, ma tutto sommato non riduce l’interesse. Dare volto a personaggi solo raccontati dalla voce dell0attrice era sicuramente difficile e rischioso, ma il risultato finale premia soprattutto il lavoro registico fatto da Massimiliano Bruno, da alcuni considerato autore imperfetto. Al suo terzo film realizzato dietro la macchina da presa dimostra di avere acquisito uno stile non legato ai canoni cari a chi considera buon cinema solo quello privo di originalità. Lui ama i suoi personaggi e non trascura nessuno, anche se destinato a restare sfondo, persino il continuo dormire di una delle guardie giurate è un modo per raccontare qualcosa. I dialoghi sembrano imperfetti perché presentano vari momenti inutili, tanto che sembra quasi che l’autore non riesca a trovare il tempo giusto per chiudere una scena. Tuttavia questo sforamento dà una naturalezza assoluta ad ogni cosa, sembra quasi si stia ascoltando una chiacchierata tra persone vere con tutte le imperfezioni del caso e i tempi sbagliati, ma autentici. Paola Cortellesi è perfetta, mentre ad Alessandro Gassman è imposto l’usuale stereotipo del bello e maledetto, Fabrizio Bentivoglio tratteggia con grande umanità il poliziotto ultimo tra gli ultimi, Stefano Fresi è credibilissimo nel ruolo di guardia giurata che vorrebbe aiutare gli operai ma non può. Luciana Colacci è una donna semplice che sogna una vita dignitosa insieme al marito. È proprio al coronamento del loro sogno d'amore, quando la pancia della donna comincia a crescere, che il suo mondo inizia a perdere pezzi: si troverà senza lavoro e deciderà di reclamare giustizia e diritti di fronte alla persona sbagliata, proprio un ultimo come lei, un poliziotto che ha già tragicamente sbagliato una volta.