E’ un film d’attori con Tom Courtenay e Charlotte Rampling premiati come migliori interpreti all’ultima Berlinale, la seconda riconfermata anche alla SEMINCI di Valladolid e ha il sapore di un’opera senza età, senza elementi limitativi che lo possano inserire nella stretta griglia di un genere, di un’epoca, di una forma narrativa poco originale.
45 anni trasforma il limite di dialoghi molto densi di parole e di contenuti in un’arma per creare un minimo di suspense, un attesa verso un finale lasciato aperto. Merito di Andrew Haigh un regista poco prolifico che ha debuttato con il non riuscito Greek Pete (2009) che raccontava un anno di vita di un english gigolo, a cui aveva fatto seguito il bel Weekend (2011) su di una notte in un locale gay di un etero poco convinto. Il cineasta ha dimostrato di essere capace di costruire, in oltre due anni, una sceneggiatura attenta ai particolari, chiedendo ai suoi interpreti consigli su come poterli mettere a loro agio. La normalità, la sensazione di assistere alla vita vera fa di questo film un qualcosa che merita di essere visto. Oltretutto, la vicenda si snocciola in poco più di novanta minuti, e questo è un ottimo aiuto per mantenere sempre attenta l’attenzione degli spettatori. L’amore senile, il desiderio di essere assieme anche dopo quarantacinque anni, la capacità di rendere sempre interessante il loro rapporto. Tutto bene fino a quando giunge una notizia che non lo può lasciare indifferenti e fa nascere una forte tensione tra il marito e la moglie. Un finale molto efficace che chiude sulle note di Smoke Gets in Your Eyes dei Platters. Due tipi dissimili di recitazione con lei che basa la costruzione del personaggio sull’espressività e con dialoghi che creano la giusta tensione tra due persone che iniziano realmente a conoscersi solo dopo tanti anni. Con la festa per il loro quarantacinquesimo anniversario alle porte, le giornate di Kate e Geoff trascorrono frenetiche e impegnate nei preparativi, quando una lettera indirizzata all’uomo indebolisce tutte le certezze conquistate sino a quel momento: il corpo dei una giovane donna, primo amore del marito, è stato ritrovato in un ghiacciaio delle Alpi svizzere dove giaceva dopo un incidente accaduto nel 1962 durante una gita. La salma rivela che la ragazza era incinta. La notizia potrebbe sconvolgere la vita della coppia con la donna si sente come una seconda scelta e, in più, è indirettamente colpevolizzata perché non è riuscita a dare un figlio al marito.
