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Woman in Gold Woman in Gold Hot

Woman in Gold

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Woman in Gold
Sceneggiatura
Alexi Kaye Campbell dalle memorie di Maria Altmann ed E. Randol Schönberg.
Interpreti
Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Katie Holmes, Tatiana Maslany, Max Irons, Charles Dance, Antje Traue, Elizabeth McGovern, Frances Fisher, Moritz Bleibtreu, Tom Schilling, Allan Corduner, Henry.
Nazionalità
Anno
Durata
109

Discreto film inglese dal taglio accademico che aiuta chi voglia approfondire la vicenda legale attorno alla restituzione del ritratto di Adele Bloch-Bauer all'erede della famiglia a cui i nazisti l'avevano sottratta di e scoprire qualche dietro le quinte. Dirige il cinquantacinquenne londinese Simon Curtis, nato regista teatrale e poi attivissimo con la BBC per cui ha realizzato molti episodi di serie televisive e film.

Per il suo secondo lavoro pensato per il cinema – il primo era stato Marilyn (My Week with Marilyn, 2011) - non cambia molto il suo stile tanto da fare pensare che i produttori abbiano considerato come luogo demandato alla visione più il piccolo che non il grande schermo. Lo sviluppo narrativo non ha una vera tensione, sono raccontate le vicende senza mai cercare effetti di facile presa, non esiste né il dramma né il melodramma. La scelta registica di utilizzare due tonalità differenti di colore, una naturale e l’altra tendente al seppia, aiuta le vicende parallele ad avere vita indipendente, in pratica due momenti della stessa storia diversi tra loro ma che hanno punti d’incontro per la presenza del quadro e del personaggio traghettante. Altra scelta interessante e vincente è lasciare nella parte storica i dialoghi in originale, in tedesco, con sottotitoli molto esaustivi in italiano. In questa maniera diviene più intenso il ricordo di anni drammatici per tutta l’umanità. Per grande parte del film il racconto più riuscito è quello nell’Austria pre guerra mondiale che aiuta a capire e conoscere gli antefatti che permettono ai giorni nostri di assistere al legal thriller interpretato dall’ anziana austriaca, emigrata negli Stati Uniti per sfuggire alle leggi razziali, e dal suo giovane avvocato. Le strade di Vienna, a vita gioiosa all’interno delle case dei ricchi ebrei, la voglia di musica e di arte in genere, un’esistenza felice in cui balli e attività di beneficenza erano le cose più importanti. Il bellissimo quadro realizzato nel 1907 da Gustav Klimt e ritenuto l’ultimo del suo periodo dorato, Ritratto di Adele Bloch-Bauer, campeggia nel salone della casa del industriale Ferdinand Bloch, più anziano della moglie di diciassette anni. Lei morì nel 1925 a quarantaquattro anni per un attacco di meningite lasciando scritto al marito di donare tutte le opere a lei care alla Österreichische Galerie Belvedere, ma il vedovo considerò suoi unici eredi le nipoti a cui era molto legato anche perché le considerava vere e proprie figlie visto che erano nate dal matrimonio tra suo fratello e la sorella della moglie. La nipote di Adele, Maria Altmann, viveva a Los Angeles da prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale e dopo la morte della sorella scoprì carte riguardanti questo quadro ed altri dipinti di Gustav Klimt di proprietà della famiglia, sequestrati dai Nazisti e rivendicati dallo zio invano. L’Austria si dimostrava apparentemente più disponibile a restituire il maltolto agli ebrei e per questa ragione decise di tentare di ottenerne la restituzione. A lei si affiancò un poco esperto avvocato, figlio di un’amica e nipote del compositore Arnold Schönber (1874 – 1951), creatore della musica dodecafonica. I due ben presto si resero conto che l’impresa era praticamente impossibile, soprattutto perché il ritratto era per gli austriaci qualche cosa di simile a ciò che la Gioconda è per i francesi. Il film offre alcuni dei suoi momenti migliori proprio durante la battaglia legale tra le due parti, con colpi di scena che hanno fatto giudicare la causa, terminata a Vienna nel 2005 con un arbitraggio a favore di Maria Altmann. Un verdetto fondamentale per la restituzione di opere sequestrate durante quegli anni bui.


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opinioni autore

 
Woman in Gold 2015-10-18 15:33:58 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    18 Ottobre, 2015
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