Hotel Transylvania 2 conferma il regista di origine russa Genndy Tartakovsky, detto questo il film si dimostra meno originale del primo, girato nel 2012, ma non per questo meno divertente. Per la voce del vecchio Vlad, vampiro che non accetta novità di nessun tipo, nell’edizione originale è stato scelto Mel Brooks, per l’italiana Paolo Villaggio: ambedue danno a questo vecchio rissoso una piacevole caratterizzazione, anche se non si capisce perché in Italia debba avere un insistente accento genovese.
Adam Sandler è tra gli artefici del film, sia quale co – sceneggiatore, che produttore e doppiatore di Dracula. Lui è sicuramente all’altezza del compito, quantomeno come qualità delle trovate inventate e della costruzione di scene ricche di azione. E’ film pensato per un pubblico di famiglie e riesce a non deludere. Belle le caratterizzazioni dei mostri, meno quella di Dracula. La figura del piccolo Dennis, dai capelli rossi, e quella dei genitori sono studiate per rappresentare le molte famiglie di quasi teenager, molto comuni negli Stati Uniti. L’animazione non usa effetti speciali, come era successo in altri prodotti della Sony, forse condizionata dalla missione aziendale tesa a privilegiare l’elettronica. Tutto sembra andare per il meglio all’Hotel Transylvania dopo che la rigida politica alberghiera imposta da Dracula, che riservava accoglienza solo ai Mostri, è saltata anche grazie all’arrivo di un ragazzo che ora ha sposato la giovane rampolla di famiglia che ha solo 125 anni (!!!). Ora sono ammessi anche i normali esseri umani e Drac è preoccupato perché il suo adorabile nipote Dennis, metà vampiro e metà umano, non accenna a far vedere dentini aguzzi. Così, mentre la figlia è andata a trovare la sua famiglia acquisita, composta da umani, insieme al marito. A questo punto Drac recluta i suoi amici Frankenstein, Murray la Mummia, Wayne il lupo mannaro e Griffin l'uomo invisibile, per sottoporre il nipotino ad un corso di formazione per mostri. La madre, preoccupata delle immagini in cui il figlioletto fa cose pericolose, torna all’albergo anche per festeggiare il compleanno del piccolo, cerimonia a cui ha invitato anche il nonno Vlad, scontroso e purista che non contento che il pronipote sia di sangue impuro. Lieto fine.