Tonino Zangardi in questi dodici anni ha diretto pochi film, accomunati tra loro dalla difficoltà di amare dei protagonisti. Dalla sua opera prima Prendimi e portami via (2003) con Valeria Golino, ha sempre raccontato di questo disagio esistenziale. Gli altri suoi titoli, Ma l'amore sì (2006) e Sandrine nella pioggia (2008) con Adriano Giannini, hanno confermato le sue predilezioni narrative.
Tratto da un suo romanzo ispirato ad un fatto di cronaca, L'esigenza di unirmi ogni volta con te dà la sensazione di essere sincero ma, nello stesso tempo, appare come opera incerta e non completamente riuscita. O meglio, deludente dalla prima all’ultima scena sia come prova degli interpreti che come scrittura. Personaggi vacui, poco interessanti, con uno spessore inesistente e visibilità limitata, scarso impegno da parte di tutti. Claudia Gerini è mono espressiva dal inizio alla fine, sia che lavori come cassiera passando i prodotti che deve contabilizzare sia quando si concede scene di sesso torrido. Probabilmente non crede né al film né al personaggio che interpreta e lo dimostra con una delle sue prove meno interessanti. Peggio di lei fa Marco Bocci che ci propone un viso sofferente per tutto il tempo: probabilmente le scarpe gli erano strette e soffriva per questo, non certo per la tempesta ormonale che lo colpisce e la sofferenza di abbandonare la Polizia per amore. Il francese Marc Duret si adegua e il suo marito cornificato fa sorridere e basta: dieci anni di un matrimonio privo di ardore e una reazione violenta ma di maniera quando la moglie gli confessa il proprio tradimento. E’ un film che sembra un brutto sceneggiato televisivo (nudi a parte) e difficilmente attrarrà un pubblico che al cinema cerca qualcosa di diverso da quanto può vedere sul piccolo schermo. Giuliana lavora come cassiera in un supermercato e la sua vita è fatta di routine. Quando alcuni malviventi entrano nell’esercizio per compiere una rapina, due poliziotti sono pronti a bloccarli. La donna riconosce uno dei due salvatori, Leonardo, che già aveva notato varie volte fuori dal supermercato. Nonostante sia sposata da dieci anni cede con facilità al fascino dell’uomo, che è ben diverso dal marito scarso nei doni emotivi e sessuali. L’agente in passato ha molto sofferto e si lancia in questa avventura senza crearsi problemi, la donna prova piacere dopo troppo tempo di noia e lo asseconda. Tutto andrebbe bene se lei non confessasse tutto al coniuge che la prende male, è violento e lei per difendersi lo uccide. Senza pensarci troppo, i due innamorati salgono su un auto e iniziano un viaggio verso l’ignoto.