Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino ha fatto parte del gruppo di quattro titoli nazionali presenti in competizione all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. La struttura dell’opera è complessa e originale. Da un lato guarda alla tipica sceneggiata napoletana con il linguaggio che necessità dei sottotitoli per essere capito dagli spettatori non partenopei, i sentimenti forti d’amore e morte, gli occhieggiamenti al mondo della canzone, dall’altro cita le telenovele televisive, tipo Un posto al sole, che tanto successo hanno ottenuto a livello nazionale.
La storia che racconta è quella di una brava madre di famiglia che deve farsi carico di due figlie, un figlio muto e i genitori che continuano a spillarle quattrini anche dopo averla costretta, in gioventù, ad assumersi la colpa di crimini da loro commessi. Il quadro famigliare è completato da un marito ex – modello, ora braccio attivo della camorra che lo ha incaricato di riscuotere con qualsiasi mezzo i crediti da usura. Quando la donna, che ha trovato lavoro come cartellonista in una produzione televisiva che ruota attorno a un divetto nazionale, scopre che il marito lavora per la delinquenza organizzata e, per giunta, ha incaricato l’attore che l’ha sedotta di ucciderla temendo una sua denuncia, si ribella ma cade da un terrazzo riuscendo a salvarsi miracolosamente. La storia intreccia dramma, problemi sociali e criminali confezionati in un racconto pieno di immagini fantasiose, riferimenti favolistici, sogni irrealizzabili. Valeria Golino, che alla Mostra ha ottenuto la Coppa Volpi per l’interpretazione femminile, dà corpo a questa femmina di malavita suo malgrado e lo fa in un contesto che mescola realtà e fantasia, sogni e documentazione. Un film molto interessante e di non facile lettura ad un primo approccio.