Passati gli anni della gallina dalle uova d’oro dei cinepanettoni, Carlo Vanzina deve accontentarsi di realizzare commediole che, mancando d’appeal, rischiano, come in questo caso, di uscire d’estate e con un ritardo notevole sulla data di realizzazione. E’ un film low cost dove la ricostruzione degli anni ’90 viene affidata a qualche auto d'epoca ancora in circolazione, a vestiti solamente un poco fuori moda, e a pochissime vecchie canzoni considerate indispensabili per ricreare l’atmosfera di quegli anni. In più, una Amsterdam utilizzata perché lì le location non costano nulla e, anzi, i cineasti possono avere ulteriori agevolazioni, con i luoghi comuni delle canne ed il romanticismo dei ponti sui canali.
Gli effetti speciali a cui sono affidati il ritorno al passato e le situazioni del presente sono al limite dell'amatoriale o dei primordi alla Georges Méliès, con personaggi solo lievemente scontornati su uno sfondo elettronico bianco. Oltretutto, si utilizza un incidente con un motorino contro un’auto per creare il trauma cranico; una maniera semplicistica per ottenere quanto contenuto nella sceneggiatura. Sorge anche un dubbio: tutti i siti internet più noti indicano un film lungo dai 95 ai 99 minuti, mentre ne dura 87; l’impressione, suffragata da certe scene prive di logica è che abbia subito non pochi tagli. Nulla di nuovo ed esaltante arriva dai tre interpreti principali, con Raul Bova che continua a non convincere, Ricky Memphis ormai relegato nel ruolo del fallito quarantenne e Giulia Michelini caruccia e nulla più. Il meglio viene da caratteristi quali Paola Minaccioni, Max Tortora e Michela Andreozzi capaci di rendere credibili e cialtronescamente gradevoli i loro personaggi. Non si ride, mai, neppure nei momenti in cui parrebbe proprio impossibile non riuscirci. Regista e sceneggiatore confezionano un film decoroso ma assolutamente vecchio, quasi fosse stato realmente nel 1990. Il quarantaduenne Marco ha una vita invidiabile: una bella famiglia e un ottimo lavoro, ma un giorno la moglie Giulia, sua compagna dai tempi del liceo con la quale vive da quasi 25 anni, gli confessa che ha un altro uomo e vuole la separazione. Non solo, lo manda via di casa che lei decide di tenersi per il bene del loro figlio diciottenne. Per fortuna a consolarlo c’è l’amico di sempre, Claudio, al quale dice di voler tornare indietro per cambiare vita. Dopo un incidente con la moto i due si ritrovano nel passato, sui banchi di scuola, ma con le esperienze da uomini maturi, anche se gli altri li vedono ancora come dei ragazzi. Si ritrovano a vivere i problemi tipici di quell’età: la paghetta, gli orari, le interrogazioni e i primi amori, nonché atti di bullismo che hanno per loro finali positivi. Marco ha la possibilità di cambiare davvero il corso del suo destino durante quel primo, fatidico incontro con Giulia. Ci riesce, ma in una maniera particolare che, probabilmente, non lo soddisfa.
