La Louisiana fa parte degli Stati Uniti, si colloca nella parte meridionale del paese confinando con Texas, Arkansas, Mississippi, mentre a sud si affaccia sul Golfo del Messico. La capitale amministrativa è Baton Rouge, ma la città più grande e famosa è New Orleans. Possiamo considerarla una parte tipica di quella che solitamente è definita l’America profonda.
Qui il documentarista Roberto Minervini ha girato Louisina (Th Other Side) un documentario che, sotto l’aspetto della registrazione oggettiva di fatti e personaggi, nasconde una storia vera e propria. E’ quella di Mark e della sua compagna Lisa che sopravvivono in condizioni di miseria disumana drogandosi (sono loro stessi a produrre la roba) e facendo l’amore in modo selvaggio quale unica alternativa a una condizione d’incredibile degrado. Il loro contraltare sono le milizie volontarie, costituite in parte da reduci delle spedizioni in Afghanistan e Iraq, che odiano il presidente Obama e immaginano un continuo stato di guerra con un potere federale, vissuto come qualche cosa di estraneo, oppressivo, invadente. Il solo valore che riconoscono è quello della forza delle armi che scaricano con cieco furore contro una carcassa di automobile in cui hanno collocato una maschera del presidente. E’ una radiografia inquietante in cui il cineasta non esprime pareri o giudizi, ma la coglie con una macchina da presa che è essa stessa un giudice implacabile.