Questo film è stato presentato al festival di Cannes a poche ore dall’uscita in tutta Europa. Mad Max: Fury Road dell’australiano George Miller prosegue la serie avviata, come protagonista, da un altro australiano, l’attore Mel Gibson: Interceptor (Mad Max, 1979).
Questo primo titolo ebbe due seguiti: Interceptor - Il guerriero della strada (Mad Max 2: The Road Warrior, 1981) e Mad Max - Oltre la sfera del tuono (Mad Max Beyond Thunderdome, 1985). C’è veramente ben poco da dire su questo nuovo videogioco trasferito su grande schermo se non che in quest’ultimo episodio prevalgono le citazioni western e il ritmo forsennato di scontri e inseguimenti debitamente enfatizzati dall’uso abilissimo del computer. Non le abbiamo contare, ma a memoria possiamo dire che in tutto il film non ci siano più di una cinquantina di veri dialoghi, tutto il resto è inseguimenti, esplosioni, immagini roboanti di auto che vanno a fuoco o si capovolgono. Il tutto sullo sfondo di un mondo postatomico in cui petrolio e acqua sono utilizzati da pseudo profeti quali ingredienti utili a sottomettere le masse. Davvero molto poco dal punto di vista del racconto cinematografico.