San Sebastian 27 settembre 2006. Carlos Sorin, che s’impose nel 1986 con La película del rey e che recentemente è tornato sulla cresta dell’onda con due film minimalisti, “Historias mínimas” e “Bonbón el perro”, segue su questo nuovo percorso con una storia semplice, El Camino De San Diego, che da cinema minimalista passa a una sorta di documemto di finzione dove persone reali si esprimono spontaneamente senza dare mai l’impressione di avere lo spessore di personaggi. Tema: il carisma di Maradona rappresentato quasi in maniera magica attraverso le peripezie di Tati, giovane contadino della provincia di Misiones.
Avendo trovato nelle radici di un albero secolare un’immagine simile a Maradona trionfante, il giovane decide di portarla al Pibe de oro nel momento che il giocatore, per problemi cardiaci, viene ospitato nella clinica svizzero-argentina di Buenos Aires. Seguendo l’avventuroso viaggio di Tati, il regista sembra tastare il polso del popolo argentino, dolorante per l’improvvisa malattia di Maradona, ma sostenuto dal carisma del campione. E`un film fresco e ottimista, pieno di volti sorridenti e di persone acclamanti sulle quali Maradona esercita la magia di far dimenticare tutti i problemi sociali. (Renzo Fegatelli)
Argentina. Regia di Carlos Sorin. Con Ignacio Benítez, Carlos Wagner La Bella, Paola Rotela. Durata. 98 minuti.