Jean-Jacques Sempé alla fine degli anni '60 realizzava ogni settimana una vignetta umoristica per la rivista belga Le Moustique. Era un'illustrazione classica che rappresentava un bambino. Quando il direttore chiese di trasformare la vignetta in una striscia, grazie all’apporto di René Goscinny, divenne un personaggio da fumetto tra i più amati fra quelli francofoni.
Quindici milioni di copie vendute del libro ed il regista – sceneggiatore Laurent Tirard, che aveva tratto dal libro Il piccolo Nicolas e i suoi genitori (Le petit Nicolas, 2009), ora si cimenta con questo personaggio che ha accompagnato la vita di molti bambini in tutto il mondo dai primi anni settanta fino ad oggi. Le vacanze del piccolo Nicolas prende spunto da Nicolas e i suoi genitori sullo sfondo degli anni cinquanta – sessanta e nel periodo delle vacanze scolastiche. Nonostante abbia confermato i bravissimi Valérie Lemercier e Kad Mérad nel ruolo dei genitori e abbia scelto ragazzini simpatici e bravi che non fanno rimpiangere quelli da lui utilizzati cinque anni prima, il film mostra vari limiti narrativi, non riuscendo a creare una vera e propria storia. Si raccontano episodi di una estate al mare, si descrivono momenti di normale serenità ma anche di tensione, dei primi amori di Nicolas, dei suoi nuovi amici che rappresentano un po’ la tipologia dei ragazzini. Il film è bene realizzato, a tratti divertente, utilizza tonalità di colore che lo identificano come un prodotto vintage, ha molta cura sia nelle ambientazioni che negli abiti, ma anche nella ricostruzione del microcosmo delle vacanze familiari in quegli anni. Luca Zingaretti, che con il regista aveva già lavorato nel mediocre Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà (Astérix & Obélix: Au service de sa Majesté, 2012), interpreta un produttore cinematografico italiano che piomba con la sua troupe sulla tranquilla spiaggia in cui Nicolas trascorre le vacanze. Il personaggio è sopra le righe ma godibile. Il film inizia con l’ultimo giorno di scuola e l’avvio delle vacanze estive. Il piccolo Nicolas, i suoi genitori e la nonna partono in automobile diretti al mare. Alloggeranno al Hôtel Beau-Rivage, direttamente sulla spiaggia. Il ragazzo stringe nuove amicizie: conosce un giovane del luogo, un inglese, un altro che scoppia a piangere di continuo e uno smargiasso che vuole avere sempre ragione ed è molto indisponente. Nicolas incontra anche Isabelle, una bambina che non smette di fissarlo con i suoi grandi occhi rotondi e inquietanti, con la quale teme che i suoi genitori vogliano costringerlo a sposarsi tradendo la fidanzatina che ha lasciato in città. I malintesi si susseguono e gli scherzi fioccano, nascono simpatie anche tra gli adulti ma poi tutto finisce nel nulla.