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Uno, anzi due Uno, anzi due Hot

Uno, anzi due

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Uno, anzi due
Sceneggiatura
Alessandro Pondi, Paolo Logli, Stefano Voltaggio, Maurizio Battista, Riccardo Graziosi da un soggetto di Maurizio Battista, Riccardo Graziosi, Paolo Logli, Alessandro Pondi.
Interpreti
Maurizio Battista, Paola Tiziana Cruciani, Emanuele Propizio, Ninetto Davoli, Veronica Corsi, Claudia Pandolfi, Ernesto Mahieux, Rocco Barabaro.
Nazionalità
Anno
Durata
87

Non tutti i film interpretati da personaggi del cabaret devono essere un insieme noioso di battute e di atteggiamenti conosciuti dal pubblico televisivo. Il comico Francesco Pavolini debutta alla regia e alla sceneggiatura, costruendo una storia più drammatica che divertente, più umana che grottesca. Uno, anzi due poggia sulle robuste spalle di Maurizio Battista, anche lui co - sceneggiatore e validissimo attore/cabarettista, che sa dare grande umanità, un pizzico di melanconia e qualche sorriso al suo personaggio di perdente.

Racconta di un uomo di mezza età con una vita tranquilla, una moglie che dice le ovvietà tipiche di tante consorti, un figlio profondamente immaturo che mette incinta la fidanzata e la vuole sposare. Ha un bar lasciatogli dal padre, attivissimo con qualsiasi rappresentante del gentil sesso che muore mentre ha un incontro d’amore. Lo troviamo sul Ponte Milvio a Roma, vestito in giacca e cravatta per essere elegante nel momento in cui ha deciso di abbandonare questo mondo per uno (forse) migliore. Un abusivo lo vede, lo fa chiacchierare e, ben presto, attorno a lui si raccoglie una piccola folla che ascolta interessato le vicende che lo hanno portato a pensare al suicidio. C’è chi cerca di convincerlo di desistere ma molti approvano la sua scelta. In questo alternarsi di varia umanità al capezzale di un uomo che ha deciso di morire c’è la parte più interessante del film. E’ vero, qui appaiono anche macchiette un po’ scontate, ma nell’insieme rendono molto umano il racconto, con emozioni che avevamo visto nei film sulla romanità realizzati da Gianni Di Gregorio: non un racconto fracassone ma intimamente vissuto. I cinque sceneggiatori non si vedono più di tanto, ma la mancanza di volgarità ed il tentativo di raccontare con leggerezza un tema innegabilmente drammatico è, comunque, un risultato più che valido. Brava nella sua naturalezza la moglie Paola Tiziana Cruciani squallida e romanaccia al punto giusto, ironico e convincente il sempre più bravo Ninetto Davoli quale padre che si è indebitato per avere qualche ragazza con cui accompagnarsi, funzionale Ernesto Mahieux padrone di casa privo di cuore ma amico di Davoli con cui condivideva la stessa maniacale esigenze di donne. Non certo un film da ricordare ma, sicuramente, un’occasione per pensare alla nostra società in cui dal oggi al domani ci si può trasformare da agiati a disoccupati.

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opinioni autore

 
Uno, anzi due 2015-04-11 16:54:35 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
6.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    11 Aprile, 2015
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