Se prima di visionare il film se ne guarda lo splendido trailer l’impressione che se ha non può che essere positiva: altissima definizione visiva, due minuti ad alta carica di adrenalina, effetti speciali di grande spettacolarità. Il curatissimo sito è ricco di curiosità, di giochi, di emozioni: tutto questo assolutamente assente ne Il settimo figlio di Sergei Bodrov, un film che arriva sui nostri schermi dopo mille traversie, che si vedono tutte.
E’ la versione cinematografica de L'apprendista del mago (The Last Apprentice: Revenge of the Witch) di Joseph Delaney, uscito nel 2004 ed è un lungometraggio per ragazzi privo di qualsiasi tipo di interesse, adatto per essere visto senza speranza di emozioni, che porge il destro a critiche a causa di un budget stellare (oltre cento milioni di dollari) e di ambizioni cinematografiche che rimangono tali. Prodotto dalla Legendary Pictures, la stessa di Godzilla di Gareth Edwards (2014) e di 300 - L'alba di un impero (300: Rise of an Empire, 2014) di Noam Murro, ha incontrato gravissime difficoltà quali l’abbandono della Warner Bros. che per distribuire aveva garantito anche un cospicuo importo rivendendo il film alla Universal Pictures per una cifra molto più bassa. Durante la postproduzione, la società di effetti visivi Rhythm and Hues Studios è fallita, costringendo la Legendary a sostenerne il team con cinque milioni extra, per consentire di terminare il lavoro; alla fine, hanno fatto entrare anche la China Film Co. per tentare di avere sia un buon partner finanziario sia un potente distributore in Asia. Uscito con oltre un anno di ritardo (dicembre 2014 invece dell'ottobre 2013) in cui sono proliferati titoli di questo genere fantasy, ha collezionato moltissime recensioni negative e fatto registrare un flop notevole al box office. Nonostante il cast annoveri Jeff Bridges nel ruolo del anziano maestro dinamico e strafottente, Julianne Moore strega convincente, e quale protagonista il simpatico attore trentatreenne britannico Ben Barnes, il film non appare mai convincente soprattutto perché Jeff Bridges recita sopra le righe e cerca di rubare inquadrature al più giovane collega. Il film si riduce ad essere un classico fantasy privo di sorprese diretto con mestiere dal esperto Sergej Bodrov che mette a disposizione la tecnica ma non il cuore. Probabilmente non incontrerà successo nemmeno da noi, perché non racconta di personaggi noti e, invece, ricorda fin troppo le gesta dei supereroi. Joseph Delaney ha scritto tredici romanzi di quella che è una vera e propria saga e Legendary che aveva cooptato i diritti di riproduzione cinematografica: crediamo che difficilmente pensi di proseguire in questa avventura; probabilmente, con lo stesso materiale e meno effetti costosi, funzionerebbero meglio in televisione. In un mondo tra leggende e magia, il discendente di un ordine mistico di guerrieri intraprende la ricerca dell’ultimo Settimo Figlio, l’eroe delle profezie nato con incredibili poteri che deve essere settimo nato del settimo figlio di una famiglia semplice. Strappato dal suo tranquillo lavoro di contadino, il giovane si imbarca in un’audace avventura, accompagnato dal suo agguerrito scopritore, per sconfiggere una misteriosa strega ed il suo esercito di assassini sovrannaturali.
