All’origine c’è la commedia Le Prénom (Il nome, 2010) dei commediografi e sceneggiatori francesi Alexandre de La Patellière (1971) e Matthieu Delaporte (1971) che gli stessi autori hanno tradotto in un film, A cena fra amici (Le Prénom, 2012), che ha ottenuto in patria ottimi incassi con due coprotagonisti (Guillaume de Tonquédec e Valérie Benguigui) coronati da Premi César.
Questo film è uscito anche nelle sale italiane ed è stato utilizzato da Francesca Archibugi, assieme al testo di partenza, per la sceneggiatura, scritta con Francesco Piccolo, de Il nome del foglio. La stessa autrice ha curato la regia dell’opera facendo tesoro di alcuni classici della commedia italiana, in primo luogo la Terrazza (1980) e La Famiglia (1987) di Ettore scola, ma non dimenticando opere a forte contenuto metaforico come Lunga vita alla signora! (1987) di Ermanno Olmi. La storia raccontata dal film è presto detta: un gruppo di amici di vecchissima data, quasi tutti intellettuali o artisti di sinistra, si riunisce per una cena, come da lunga consuetudine, in un grande appartamento borghese nel cuore della città, nel caso specifico il quartiere del Pigneto a Roma. Uno dei convitati ha l’idea di fare uno scherzo agli altri annunciando che lui e la moglie, in quel momento assente perché solitamente in ritardo, hanno deciso di chiamare Benito il figlio che lei porta in grembo. Apriti cielo: è l’inizio di una buriana in cui emergono nuovi e vecchi rancori, si svelano relazioni, si consumano rotture che paiono insanabili. Tutto si rivelerà poco più che una tempesta in un bicchiere in quanto basterà un nuovo incontro, in occasione del parto dell’amica ritardataria (le immagini sono quelle della nascita di Anna, secondogenita di Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì), perché tutto torni come prima, sfottiture, scherzi e abbracci compresi. E’ il ritratto di una certa sinistra radical – chic, ma più che la farsa la regista ha cavalcato la malinconia e la tristezza per vite disperate malamente mascherate dal cinismo o dal successo economico. E’ un tipico film in cui il peso degli attori è determinate e qui la regia dispone di un cast che riunisce alcune punte d’eccellenza del nostro cinema e la cosa vale, da sola, il prezzo del biglietto.