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Due giorni, una notte Due giorni, una notte Hot

Due giorni, una notte

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Deux jours, une nuit
Sceneggiatura
Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Interpreti
Marion Cotillard, Olivier Gourmet, Fabrizio Rongione, Catherine Salée, Christelle Cornil.
Nazionalità
Anno
Durata
95

Jean-Pierre e Luc Dardenne sono due registi belgi che hanno sempre prestato grande attenzione ai temi sociali e lo confermano anche in questo Due giorni, una notte (Deux jours, une nuit). La storia è semplice: una giovane che lavora in una piccola azienda produttrice di pannelli solari e che ha appena superato un forte esaurimento nervoso, diventa il pomo della discordia per i suoi colleghi quando la direzione dell’impresa indice un referendum in cui si prospetta l’alternativa fra licenziarla o concedere ai lavoratori un premio di produzione di mille euro.

Come era facilmente prevedibile la maggioranza vota per il suo allontanamento e lei cade in una depressione ancora maggiore, non solo per la perdita del salario, ma anche perché non accetta che il suo ruolo sociale sia degradato al livello di una persona che vive con il sussidio di disoccupazione. La donna riesce ad ottenere, grazie ad una collega, che la votazione sia rifatta e ha il tempo di una fine settimana per convincere i votanti a sostenerla. Inizia in questo modo una sorta di percorso che la porta ad entrare nella vita dei suoi ex – compagni di lavoro, venendo a contatto con problemi, grandezze e umiliazioni, suscitando, anche negli altri, prese di coscienza e decisioni radicali: dalla donna che decide di cambiare voto e abbandonare il marito violento, al padre picchiato dal figlio perché ha difeso la collega. Un calvario il cui risultato darà un pareggio: otto voti a favore dei soldi, altrettanti per la cancellazione del licenziamento. A questo punto il direttore dell’azienda la chiama e le dice di non preoccuparsi: entro pochi mesi scadrà il contratto di un operaio assunto a termine, non a caso uno di quelli che si sono convinti a votare per lei, e lui potrà assumerla anziché ridare il lavoro all’altro. A questo punto lei dice: no grazie, a questo prezzo non ci sto. Spira nel film un’aria da presa di coscienza proletaria stile Sfida a Silver City (Salt of the Earth, 1954) di Herbert J. Biberman (1900 – 1971) o, se si preferisce, Mezzogiorno di fuoco (High Noon, 1952) di Fred Zinneman (1907 – 1997). Un percorso difficile verso la consapevolezza politica e sociale che può anche apparire datato o eccessivamente ingenuo, ma che, comparato all’individualismo in cui siamo immersi, ristora quasi come un bicchiere d’acqua fresca. In altre parole i due cineasti belgi confermano il ruolo di autori socialmente sensibili e di fautori di un cinema apparentemente semplice, in realtà estremamente raffinato.

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Due giorni, una notte
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opinioni autore

 
Due giorni, una notte 2014-11-11 13:41:39 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
8.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    11 Novembre, 2014
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