Dracula è il titolo del romanzo più noto scritto dall'irlandese Bram Stoker (1847 – 1912) nel 1897 ed ispirato alla figura di Vlad III, principe di Valacchia. E’ considerato uno de punti più alti della letteratura gotica e, per scriverlo, il suo autore svolse approfondite indagini storiche anche se, ancor oggi, non sono pochi gli interrogativi che circondano la figura che ispirò il romanziere.
Fatto sta che questo personaggio diventò ben presto fonte d’ispirazione, più o meno diretta, per molti film ad iniziare da Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens, 1922) di Friedrich Wilhelm Murnau (1888 – 1931) per finire con questo Dracula - Untold di Gary Shore, passando attraverso i contributi di Tod Browning e Karl Freund (Dracula, 1931), Francis Ford Coppola [Dracula di Bram Stoker (Dracula, 1992)] e Patrick Lussier [Dracula's Legacy - Il fascino del male (Dracula 2000, 2000). Quest’ultimo capitolo dovrebbe avviare – oltre che una sperata nuova serie – una sorta di riflessione sulle origini di questo tenebroso principe sottraendolo alla fama di spietato assassino. Secondo il regista, dunque, il Conte Vlad III sarebbe diventato un vampiro per difendere il suo popolo dalla prepotenze del sultano turco che aveva inviato in Transilvania un esercito di giannizzeri sia per riscuotere i tributi che gli erano dovuti sia per ottenere un migliaio di giovinetti da destinare al suo esercito. In poche parole un vampiro che diventa tale per difendere la famiglia e la sua gente. Il tutto con uno sfoggio di effetti speciali che consentono al computer di simulare, combattimenti, battaglie campali, stormi di pipistrelli, antri spaventosi pieni di teschi. Tutte cose già viste un buon numero di volte che non sorprendono più di tanto e non sostituiscono l’alone romantico che aurava i vecchi film su questo personaggio.
