Ci voleva un regista proveniente dalla televisione per creare un completo restyling del filone tratto dalle graphic novel che ormai, indipendentemente dal fatto che siano ispirate ai super eroi o ad altri tipi di personaggi, sembravano essere tutte uguali tra loro. Guardiani della Galassia è diretto da James Gunn e vive soprattutto grazie a un eterogeneo gruppo dei protagonisti composto da un miscuglio di personaggi i tra loro ricordano Guerre Stellari (Star Wars 1977) di George Lucas e ancor più la parodia fattane da Mel Brooks in Balle spaziali (Spaceballs, 1987).
Il tormentone che attraversa il film sono le canzoni degli anni ’80 che il protagonista ascolta da un antiquato mangianastri regalatogli dalla madre morente e che divengono protagoniste canticchiate e ballate alla maniera di Footlose (2011). Sono due ore con gli effetti speciali utilizzati con humor in una miscela colorata, tridimensionale di ogni possibile epidermica sensazione. C’è molto del cinema d’animazione e poco dei supereroi in un gioco sempre divertente, a tratti quasi geniale. Il tono comico, politicamente scorretto, mantiene il tutto vivace ed interessante: da segnalare la performance vincente di Chris Pratt. Il regista trasforma i luoghi comuni dei film tratti dai fumetti in un’esilarante esplosione di divertimento. Il decimo film realizzato dalla Marvel è anche il primo di una nuova saga d’avventure nata nel 1969 e meno popolare di Spiderman, Iron Man, Avengers e compagni. Il film inizia nel 1988 sulla terra dove il piccolo Peter Quill assiste agli ultimi attimi di vita della madre, che gli lascia in eredità un misterioso pacchetto. Ai giorni nostri, in una galassia lontana e non facile da identificare, il ragazzo è diventato un ladro - avventuriero, soprannominato Starlord e ricercato dai cacciatori di taglie. Entra in possesso di una sfera d’argento che sembra dotata di grandi poteri e che tutti vogliono. E’ inseguito dai cacciatori di taglie e soprattutto dagli uomini di Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l'intero universo. Per sfuggirgli è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: un procione armato, un umanoide dalle sembianze di un albero, la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax, detto il Distruttore. Divertimento assicurato e la certezza che sta iniziando una nuova saga, probabilmente di successo. Stan Lee appare come al solito in un cammeo, questa volta all’inizio: è l’uomo che fa la corte a bella ragazza e che il procione definisce un depravato.
