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Piccole crepe, grossi guai Piccole crepe, grossi guai Hot

Piccole crepe, grossi guai

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Dans la cour
Sceneggiatura
Benoît Graffin, David Colombo Léotard, Pierre Salvadori
Interpreti
Catherine Deneuve, Gustave Kervern, Féodor Atkine, Pio Marmaï, Michèle Moretti, Nicolas Bouchaud, Oleg Kupchik, Bruno Netter, Garance Clavel, Carole Franck, Olivier Charasson, Cécile Descamps, Fred Épaud, Fanny Pierre.
Nazionalità
Anno
Durata
97

Commedia umana e lunare di Pierre Salvadori, autore mai banale, ha tanto di François Truffaut (1932 – 1984) con uomini nascosti in cantina o che giocano con i plastici urbani, donne con un'idea fissa e che si rifugiano nella malattia, desiderio di vita e di morte, speranza e disperazione prima di un finale drammatico. Ci sono anche Gustave Kervern, che si chiama Antoine, e Catherine Deneuve, che si chiama Mathilde, come i più noti personaggi del regista francese.

Antoine ha un'età indefinita come il malessere che gli ha tolto il sonno e il desiderio di affrontare la vita dove, apparentemente, faceva ciò che gli piaceva. Da mesi non riesce più a dormire e decide di non salire più sul palcoscenico, dove si esibiva col suo gruppo. Cerca lavoro e lo trova in un anonimo condominio parigino. Depresso, preda all’insonnia, consumatore di droga anche se in maniera limitata, diventa il portinaio e il punto di riferimento di una piccola comunità instabile come lui o forse più. Una donna borghese, moglie di un ex sindacalista, trova serenità nel volontariato fino a quando non sarà ossessionata da una crepa in salotto che lei considera come immagine del suo presente e di un futuro privo di certezze. Fragile e tormentata, sarà l’involontaria causa delle variazioni, positive e negative, nella vita del ex musicista. Pierre Salvadori è autore di commedie singolari costruite su tormenti esistenziali e difficoltà di esistere. Piccole crepe, grossi guai è ambientato, come dice il titolo originale Dans la cour (Dentro un cortile). In un caseggiato decoroso ma non bello, col pavé consumato e le piante ornamentali sfiorite. Il cortile è il centro delle blande diatribe dei condomini, persone normali nella loro anormalità che trovano spunto in mille piccoli problemi per cercare di prevalere sugli altri. Questo regista è bravo nel costruire tali figure, dal pignolo che ogni mattina si esibisce in nuovi piccoli scontri con gli altri, al vecchio sindacalista che forse sogna ancora Stalin (1878 - 1953), alla guardia giurata senza fissa dimora - membro di una setta luminosa - che condivide la sua vita con un cane, all’ex campione di calcio ora pusher e poco convinto rivenditore di biciclette di dubbia provenienza. Gustave Kervern e Catherine Deneuve sono i naufraghi di una inarrestabile deriva, condividono la depressione e senza accorgersene divengono uno l’ancora per l’altra. Il regista da sempre un qualche successo di pubblico pur mai rinnegare il suo impegno che, in questo caso, lo porta a scegliere come protagonista un uomo fallito, tossicodipendente e spento. Il pubblico tenta di ridere, convinto di assistere ad una commedia scacciapensieri, ma ben presto si accorge di essere di fronte ad una tragedia immane. Bello ma non perfetto, richiede una certa dedizione e la capacità di accettare anche alcuni punti meno riusciti della sceneggiatura.

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Piccole crepe, grossi guai
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opinioni autore

 
Piccole crepe, grossi guai 2014-10-19 08:45:02 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    19 Ottobre, 2014
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