Dall’inesauribile fucina alimentata dalle graphic novel nasce un film su un Ercole differente da quello portato avanti dalla tradizione, più uomo che semidio. Con una certa ironia, si mette in dubbio la nascita divina di questo colosso dalla forza superiore alla media, dall'intelligenza tattica e il grande coraggio in battaglia: lui stesso è il primo cantore della propria leggenda, conscio che più è temuto, più potrà vincere le battaglie.
Coadiuvato da una squadra di fedelissimi, è un mercenario avvezzo all'arte dell'inganno. I suoi servizi sono acquistati da un re che vuole scacciare gli invasori dalla Tracia. Anche il monarca conosce le gesta prodigiose di quest’eroe e ha bisogno di un vero miracolo da un uomo che non è ben chiaro se sia in grado di farne. Il forzuto ha perso la famiglia e forse si innamora di bella principessa con figlio di dieci anni. Anima tormentata già dalla nascita, Hercules possiede la forza di una divinità ma vive le sofferenze di un uomo terreno. Furfanti e canaglie di ogni sorta metteranno alla prova la sua forza non solo fisica ma anche morale. Hercules - Il Guerriero può essere letto almeno con due chiavi diverse: trash mitologico o film demistificatore della mitologia greca. Tutto muscoli e steroidi Dwayne The Rock Johnson è perfetto nell’interpretare un personaggio che si guarda più di quanto non lo si ascolti, una figura che gli effetti visivi trasformano in un predestinato alla vittoria. D’altro verso è anche il combattente che spesso viene ferito, i cui compagni aiutano a non far vedere il sangue che sgorga copioso dopo gli scontri con gli avversari. Nonostante molto sia realizzato in computer graphic, l’utilizzo degli stunt man è indispensabile per creare una certa spettacolarità basata su più di un centinaio di specialisti del rischio. Dirige l’esperto quarantacinquenne Brett Ratner che passa dalla commedia al dramma, dalla televisione al cinema sempre con discreti risultati. Il film è dedicato all’ideatore del personaggio di Hercules, Steve Moore, deceduto a marzo. Il sessantacinquenne inglese è stato uno dei migliori autori di fumetti non solo d’Europa dagli anni ’70 fino alla morte.
