E un tema difficile e delicato che Randall Wallace riesce a trattare con naturalezza nella prima ora, quasi documentando una realtà che non vuole e non può giudicare, per poi proseguire tra misticismo, visioni e luoghi comuni. Regista di Un anno da ricordare (Secretariat, 2010) con John Malkovich, We Were Soldiers - Fino all'ultimo uomo (We Were Soldiers, 2002) e del film del debutto La maschera di ferro (The Man in the Iron Mask, 1998) con Leonardo DiCaprio, il cinquantacinquenne sceneggiatore statunitense in questa occasione non riesce ad essere convincente in maniera completa. In realtà.
Il tema trattato ne Il Paradiso per davvero è complesso e, per evitare il melodramma o il ridicolo, bisogna stare molto attenti a quello che si dice e si fa. Reverendo di piccola cittadina è beneamato dai suoi concittadini, Vigile del Fuoco volontario, giocatore della squadra di football ed è sempre disponibile per aiutare il prossimo e la Chiesa. Pieno di debiti, vive serenamente grazie alla moglie che lo capisce e a due figli che adora. Il maschietto di quattro anni subisce un intervento d’urgenza al cervello che supera non senza il rischio di morire, e al risveglio dice di essere stato in Cielo, offrendo prove difficili da confutare perché conosce cose che nessuno gli ha detto, compreso di una sorellina mai nata. Il padre cerca aiuto anche nella sua comunità per tentare di capire cosa sia successo, ma non ottiene altro che diffidenza e rifiuti oltreché il rischio di essere allontanato dalla Chiesa. Il doppiaggio italiano del bimbo è poco riuscito e fa rimpiangere che non sia stata prevista un’edizione in originale sottotitolata. Infatti, il piccolo Connor Corum si fa notare, oltreché per bravura e naturalezza, anche per una dizione chiara ed una voce molto bella: se si pensa che ha appena cinque anni la cosa è veramente notevole. Il padre è interpretato in maniera credibile da Greg Kinnear, mentre gli altri attori difficilmente convincono, a partire dalla moglie/madre affidata all’inglese Kelly Reilly senza una parvenza di bravura.