Il quarantaquattrenne Malcolm D. Lee, che ha debuttato nel 1999 con The Best Man, dopo una carriera non brillantissima in cui il picco più basso lo ha toccato nel 2013 con Scary Movie 5, torna ad occuparsi dei suoi personaggi raccontati con bravura quindici anni orsono in un classico incontro di amici o presunti tali dopo molto tempo in cui ognuno ha vissuto la propria esistenza.
Commedia lunghissima inserita nei giorni attorno a Natale, fa dei dialoghi la ragione maggiore per esistere. The Best Man Holiday fa parte di quella inesauribile filone che ha avuto in Sesso, bugie e videotape (Sex, Lies, and Videotape, 1989) di Steven Soderbergh una delle punte di eccellenza. Problemi di sesso, di coppia ma anche di rapporti umani che rimangono tesi anche dopo tanti anni da quando questo gruppo frequentava il College. C’è chi ha ottenuto il successo, chi ha fallito in tutto, chi è rimasto un mediocre, ma ci sono gli amori mai confessati per intero, la tensione che esplode in rissa, l’incapacità di maturare e di diventare adulti. Inoltre ci sono i figli che dimostrano di essere più maturi dei genitori senza giudicarli nelle loro puerili contese. Tanto per dare un tocco di umanità, il giorno di Natale tutti sono coinvolti nella beneficenza, servendo il pranzo ai barboni e a chi è regredito allo stato di povertà. In particolare il film racconta di un gruppo di amici costituito da coppie formatesi quindici anni prima durante il periodo universitario, che decide di riunirsi sotto lo stesso tetto per festeggiare le imminenti festività natalizie. Dopo l'iniziale entusiasmo, l'armonia, all'interno della comitiva, lascerà il posto a vecchie rivalità e assopite passioni. Tutto questo attraverso lunghi dialoghi solo raramente interrotti da qualche scena in cui l’immagine ha lo stesso valore della parola. Scene d’azione ci hanno durante la partita di football americano giocata con drammatica veemenza da uno degli protagonisti che soffre, piange ma fa vincere per un solo punto la propria squadra osservato da tutti gli altri che (forse) in quel momento si sentono tali senza inimicizie né incomprensioni. Finale prevedibile con una morte ed una nascita, per dare il senso che la vita prosegue. Buoni interpreti, regia corretta, musiche ben scelte per un film che richiede attenzione ed un pizzico di pazienza. Bella la colonna sonora, gradevoli le immagini.