Shana Feste, regista tra l’altro de Gli ostacoli del cuore (The Greatest, 2009), predilige i film sentimentali con qualche componente drammatica. Gli piacciono gli innamorati, coloro che li ostacolano, la gioia, il dolore, la speranza, a volte l’abbandono che si trasformerà in prevedibile happy end.
Un amore senza fine è un classico esempio di sentimento impedito tra una ricca ragazza e un giovane povero, ma bello. Studenti nella stessa high school, lei figlia di un medico di successo che non le fa mancare nulla tranne che la sua presenza, lui figlio di un meccanico che ha fatto mille sacrifici per farlo studiare. Lei si iscriverà a medicina, lui sarà costretto ad andare a lavorare. Per chiudere queste premesse, la madre della ragazza è bella e sentimentale, quella del ragazzo scomparsa da anni. L’amore esplode senza preavviso quando i loro occhi si incrociano davanti ad un Grand hotel, mentre lei scende dalla lussuosa auto e lui è il valet che parcheggerà l’auto. La ragazza non ha amiche o amici ma solo un fratello che diventerà suo complice, il ragazzo ha un amico del cuore compagno di studi e di lavoro ma è anche molto amato da tutti. Cento minuti sviluppati su questo niente scritto con belle frasi dallo scrittore Scott Spencer, trasferite in una sceneggiatura formalmente ineccepibile ma priva di elementi di vero interesse. Alle volte annoiano, spesso semplicemente non interessano. Inutile dire che il ragazzo povero, per andare alla festa della sua fiamma, riceve in regalo dal padre il vestito elegante che aveva usato per il suo matrimonio e che gli era stato dato dalla moglie, andata via quando ha scoperto il tradimento con la segretaria, e così via. Il finale vira verso il dramma, addirittura la tragedia con un incendio in cui potrebbero perire sia il medico che il ragazzo ma, ovviamente, ciò non accade. Mentre si chiude un amore, quello dei genitori, i due figli trovano il coraggio per unirsi per sempre. La venticinquenne Gabriella Wilde ed il ventiquattrenne Alex Pettyfer, ambedue britannici di nascita, sono i poco convincenti diciassettenni protagonisti del film, gli altri personaggi spesso hanno lo spessore di una macchietta.