Il catalano Jaume Collet-Serra, noto soprattutto per avere diretto horror quali La maschera di cera (House of Wax, 2005) e Orphan (2009), qui si cimenta in un classico thriller ad alta quota in cui i vari personaggi coinvolti in un unico dramma si trasformano da buoni in cattivi o viceversa, dimostrando che non sempre quello che appare è la realtà. Non-Stop racconta di un ex agente federale a cui è capitato di tutto, dalla moglie morta alla figlia con la leucemia che lui non ha seguito come doveva perché si impegnava troppo nel lavoro.
Vive di rimorsi ed ora è imbarcato sugli aerei in linee intercontinentali per prevenire attentati o dirottamenti. Si sente più un impiegato che non un eroe e, quando accade che sul suo volo ci sia la quasi certezza di un dirottamento, ricorda il suo passato e diventa un eroe peraltro vessato dai suoi capi a terra e non creduto dai compagni di volo. Il misterioso dirottatore chiede centocinquanta milioni di dollari per non fare una strage e vuole che vengano versati su un conto off-shore intestato al ex federale: intanto, ogni venti minuti uccide qualcuno a bordo e inizia coi piloti. Per un’ora nessun passeggero sa del dramma che sta vivendo e, quando lo scoprono, ognuno dà il peggio di se stesso intralciando il lavoro del eroe in pectore. A bordo c’è un poliziotto in vacanza, una donna che vive con lo stress di una morte vista in faccia alcuni anni prima, un ufficiale che pilota tentando di non fare schiantare l’aereo, un medico indiano che cura di volta in volta i contusi o chi non ha retto lo stress della situazione. Viene scoperta a bordo una bomba innescata da un telefonino che non si sa a chi appartenga e, mentre tutti attendono il botto, c’è chi cerca di evitarlo. Il film è girato con buona professionalità e ha nel solito Liam Neeson un interprete credibile, come Julianne Moore quale donna scampata una volta alla morte. Tutto funziona benino, gli effetti visivi sono curati e particolarmente efficaci, le scene d’azione giostrate dallo specialista Jery Hewitt molto accurate. Quello che manca è l’interesse per un film già visto in cui l’originalità è legata a poche trovate di sceneggiatura che raccontano di come con l’informatica si possano trasformare identità di persone o fare esplodere un aereo. Ricordiamo che Neeson e Jaume Collet-Serra avevano lavorato assieme già in Unknown - Senza identità (Unknown, 2011), anche quello un thriller che non raggiungeva livelli eccelsi.