Stampa
PDF
 

La sedia della felicità La sedia della felicità Hot

La sedia della felicità

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
La sedia della felicità
Interpreti
Carlo Mazzacurati, Doriana Leondeff, Marco Pettenello ispirato al romanzo Le dodici sedie (Двенадцать стульев, Dvenadcat' stul'ev) di Il'ja Arnol'dovič Il'f ed Evgenij Petrovič Petrov (1928) - Editore: RIZZOLI - Collana: BUR CLASSICI MODERNI - Pagine: 528 Prezzo: 10,50.
Nazionalità
Anno
Durata
96

Carlo Mazzacurati ha sempre avuto fama di autore melanconico, capace di fare sorridere o ridere ma con una punta di tristezza. Per questo che sarebbe stato il suo ultimo film aveva invece deciso di realizzare una commedia vera in cui, come aveva dichiarato, come spettatore avrebbe voluto solo divertirsi. Con La sedia della felicità c'’è riuscito, donandoci un bel ritratto del suo nord est in cui due forestieri, l’estetista e il tatuatore, ci fanno scoprire la filosofia di una zona culturale ed etnograficamente diversa da qualsiasi altra parte dell’Italia.

L’idea iniziale non è certo nuovissima, visto che si tratta dell’ennesima traslazione sullo schermo de Le dodici sedie pubblicato nel 1928 da Il'ja Arnol'dovič Il'f (1897 – 1937) ed Evgenij Petrovič Petrov (1903 – 1942), primo romanzo di una coppia d’autori divenuti poi molto importanti per la letteratura popolare russa. Secondo Mazzacurati erano venticinque, tra le più note sicuramente ci sono ll mistero delle dodici sedie (The Twelve Chairs, 1970) di Mel Brooks con Ron Moody, Dom De Luise, Frank Langella e Mel Brooks, preceduto l’anno prima dalla coproduzione franco italiana Una su 13 (12 + 1) diretta da Nicolas Gessner e Luciano Lucignani con Vittorio Gassman, Orson Welles, Terry Thomas e Vittorio De Sica. Questo nulla toglie alla freschezza del film, alla piacevolezza dei dialoghi il tutto supportato dalla bella prova dei bravi interpreti, molti dei quali utilizzati in cammei quasi sempre gradevoli. Le sedie sono ridotte a otto ma la scelta è stata dettata per dare maggiore spessore ai tre personaggi principali che si incontrano, si scontrano, si ostacolano per divenire alla fine tre importanti pedine di un gioco sicuramente illegale che potrebbe permettere ad ognuno di loro un futuro migliore, con meno preoccupazioni finanziarie. Valerio Mastandrea è un romano giunto a Iesolo per amore, che ora è separato e non può nemmeno vedere il figlio perché in ritardo col versamento degli alimenti. Ha uno studio di tatuaggi ma, per la crisi, spesso è pagato in natura. E’ un buono, la disperazione ormai aleggia sulla sua vita, probabilmente accetterebbe qualsiasi cosa pur di chiudere questo brutto capitolo. Isabella Ragonese ha un bel negozio di estetista proprio di fronte a Valerio. E’ brava nel suo lavoro ma non riesce a pagare le rate per divenire realmente proprietaria delle attrezzature professionali. Man mano le tolgono ogni cosa e non sa proprio come fare a non fallire. Lavora anche in una casa di riposo dove un’anziana signora madre di un malvivente, in punto di morte le svela che in una sedia a casa sua ha nascosto il bottino del ultimo colpo del figlio. Giuseppe Battiston è il padre confessore della casa di riposo e anche a lui l’anziana ha detto il suo segreto. Rovinato dal videopoker, ha venduto tutti i suoi beni e ipotecato anche la canonica: è prete in pectore ma uomo disposto a tutto pur di avere una nuova possibilità dalla vita. Questi i personaggi principali che ricalcano in maniera quasi perfetta quelli della pagina letteraria, ma la bravura degli sceneggiatori è stata di rendere nuove ed originali sia le loro figure che l’intreccio. Il meglio lo hanno fatto disegnando i tanti piccoli comprimari che animano con ironia ogni momento del film. L’orso protagonista delle ultime scene rappresenta, forse, il desiderio di libertà del regista nelle terre che ha tanto amato e che sono state quasi sempre al centro dei suoi lavori. L’avventura dei tre nasce, dunque, dalla rivelazione che la refurtiva dell’ultimo colpo di un malvivente è stata nascosta in una sedia. Per un insieme di contrattempi, la ragazza coinvolge nell’avventura un tatuatore, anche lui con problemi finanziari e i due s’innamorano. Il prete è anche lui alla caccia del tesoro e, alle volte, precede gli altri. Dapprima rivali, poi alleati, i tre diventano protagonisti di una rocambolesca avventura che, tra equivoci e colpi di scena, li vedrà impegnati alla ricerca delle otto sedie

Image Gallery

La sedia della felicità
La sedia della felicità
La sedia della felicità

opinioni autore

 
La sedia della felicità 2014-04-26 11:24:13 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
7.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    26 Aprile, 2014
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Giudizio complessivo*
Commenti
    Per favore inserisci il codice di sicurezza.
 
 
Powered by JReviews