Roberto è cleptomane e ruba ovunque gli sia possibile, persino in casa degli amici. Bea è narcolettica, ogni tanto si addormenta improvvisamente, magari in un qualche luogo pubblico, e, quando si sveglia, non ricorda più nulla della sua vita precedente.
Entrambi finiscono in cura da una terapeuta, lì si conoscono e amano; si sposano hanno un figlio, ma, a un certo punto, la donna ripiomba nell’oblio, si rimette con un vecchio fidanzato, un po’ padre e un po’ amante, e si trasferisce va con lui in Svizzera ove il marito possiede una fabbrica di orologi. Qui la raggiunge, anni dopo, Roberto e, forse, la loro storia riprende. Ti ricordi di me? dell’attore e regista Rolando Relevello è un film parzialmente fuori dai canoni della tradizionale commedia sentimentale. Lo è perché rifiuta un facile lieto fine e perché mette in scena personaggi tutt’altro che usuali. Riesce ad approdare a un bilancio non banale anche grazie alla bravura e alla duttilità di due interpreti come Ambra Angiolini e Edoardo Leo che danno corpo a due personaggi al limite. La loro è una storia d’amore, ma anche di solitudine, quella di due esseri che non trovano collocazione e spazio in una società propensa ad affibbiare etichette a cose e persone.