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Ida Ida Hot

Ida

Cast, Crew, Infos - Cinema

Titolo originale
Ida
Sceneggiatura
Pawel Pawlikowski, Rebecca Lenkiewicz.
Interpreti
Agata Trzebuchowska, Agata Kulesza, Joanna Kulig, Dawid Ogrodnik, Adam Szyszkowski, Jerzy Trela.
Nazionalità
Anno
Durata
80

Polonia 1962, il Partito Comunista ha il pieno controllo della società e dello Stato. Le leve del potere sono in mano di Józef Cyrankiewicz (1911 – 1989) che sta avviando una lenta destalinizzazione dopo che il Segretario Generale del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica) Nikita Sergeevič Chruščëv (1894 – 1971) ha svelato i crimini commessi dal suo predecessore Iosif Vissarionovič Džugašvili, (1878 - 1953) detto Stalin (Acciaio) con il famoso Rapporto Segreto, letto a chiusura del XX congresso (1956).

Siamo in un momento di transizione fra la rigida e oppressiva ortodossia sovietica e il baluginare delle prime, timide aperture. Una condizione di passaggio che segna anche la vita delle due protagoniste di Ida, l’ottimo film in bianco e nero firmato dal regista d’origine polacca, ma attivo a Londra, Pawel Pawlikowski. Ida è una giovane novizia che sta per prendere i voti in quello stesso orfanotrofio in cui ha trascorso quasi tutta la vita, dall’infanzia all’adolescenza. Wanda è sua zia, un giudice con un passato di resistente antinazista e di fedele esecutore degli ordini del partito. Ora, con le prime avvisaglie del nuovo corso, anche lei inizia a nutrire dubbi e domandarsi quali responsabilità di sia assunta condannando a morte persone che avevano la sola colpa di essere sgradite al regime. Le due donne s’incontrano per la prima volta quando la Madre Superiora della novizia la manda in una città vicina per incontrare l'unica parente. E’ una decisione presa per sperimentare la volontà della ragazza di rinunciare al mondo, ma avrà effetti inaspettati, primo fra tutti la scoperta delle origini ebraiche della giovane e l’uccisione del genitori da parte di una famiglia polacca che ha utilizzato il pretesto dello sterminio razziale per accaparrarsi i loro beni. Il film disegna un ritratto terribile della Polonia dei quegli anni, un paese intriso di miseria, grigio, corrotto nelle cose e nelle coscienze. Un finale doppiamente tragico – il suicidio del magistrato e l’amore fra la giovane e un suonatore di jazz, prima di ritornare in orfanatrofio e prendere i voti – chiude un ritratto impietoso e lacerante di una paese e un mondo in cui non sono possibili oblii, ma solo la presa d’atto delle colpe e dei drammi passati.      

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opinioni autore

 
Ida 2014-03-14 08:50:51 Umberto Rossi
Giudizio complessivo 
 
8.0
Opinione inserita da Umberto Rossi    14 Marzo, 2014
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