Ender's Game è il primo titolo di una saga basato su un giovane genio della strategia che, in un prossimo futuro, è utilizzato per difendere la Terra da attacchi spaziali. Il sessantaduenne di fede mormone Orson Scott Card è un ottimo scrittore statunitense di fantascienza e fantasy, è stato missionario in Brasile, ha scritto opere di numerosi generi, ma è conosciuto principalmente per i romanzi del ciclo di Ender ed in particolare per i primi due Il gioco di Ender (1985) e Il riscatto di Ender (1986). Vincendo con entrambi i volumi il Premio Nebula e il Premio Hugo, lo scrittore ha stabilito un primato ancora imbattuto.
È autore anche di varie sceneggiature per la Marvel e quest’anno ha scritto alcune storie dell'antologia Adventures of Superman per la DC Comics. Ha collaborato alla realizzazione del videogioco The Secret of Monkey Island e di The Dig. Conosce perfettamente il mondo fantasy che ha iniziato a frequentare per seguirenon esiste. Con X-Men: le origini – Wolverine (X-Men Origins: Wolverine, 2009) aveva dimostrato di essere capace di rendere credibile l’incredibile. Qui la storia lo aiuta di più con un futuro in cui solo le menti più fresche, quel nell’educazione i cinque figli e ha scritto le prime storie proprio per loro. I sette libri dedicati a Ender si prestano perfettamente ad essere trasposti sullo schermo ed il regista Gavin Hood ha fatto un ottimo lavoro costruendo un mondo in cui gli effetti servono unicamente per creare una realtà che ancora la dei ragazzini che si sono formati sui video game, saranno in grado di coordinare le difese del nostro pianeta contro eventuali invasori. Ender ha due fratelli che avevano iniziato i corsi per arrivare al vertice del comando ma, per loro caratteristiche emotive, erano stati scartati. Lo seguiamo nei corsi a vari livelli che lo porteranno ad essere il Capo di tutte le forze militari della Terra contro un popolo che lui non conosce ma che, tramite la loro regina, si inserisce nel suo cervello. Ottima la scelta di Harrison Ford, selezionatore ed addestratore di questi giovani geni che non conosce la pietas e ragiona freddamente come un militare. Perfetta la prova del giovane inglese Asa Butterfield, che già aveva convinto nel complesso Hugo Cabret (2011) di Martin Scorsese, funzionale Ben Kingsley addestratore di origine Maori ed eroe della precedente guerra contro gli alieni.