François Ozon si dedica da sempre al tratteggio di figure apparentemente normali, in realtà dalla psicologia complessa e, a tratti, contradditoria. Tale è anche Isabelle una bella studentessa diciassettenne parigina che, con il nome di Lea, si prostituisce attraverso internet. Figlia di una buona famiglia borghese, vive con il patrigno, la madre e il fratello adolescente.
Vende il suo corpo senza una ragione particolare, non per soldi, che potrebbe avere semplicemente chiedendoli alla madre, né per altre ragioni ma per una sorta di curiosità morbosa che la spinge a incontri mercenari nei quali conosce personaggi e situazioni che la intrigano per ragioni che neppure lei sa spiegarsi con chiarezza. Tutto cambia quando un anziano cliente le muore fra le braccia. La polizia apre un’inchiesta, madre e patrigno scoprono le sua attività mercenarie che ben presto giungono alle orecchie anche di amici e conoscenti. Giovane & bella (June & jolie) occhieggia, con non poca approssimazione, a Bella di giorno (Belle de jour, 1967) di Luis Buñuel, ma il regista non ha neppure una piccolissima dose della capacità di quell’autore di dare senso e fascino a un quadro intessuto di una forte vene surreale. Qui tutto appare sin troppo reale e il panorama scivola rapidamente nella piattezza venata d’intellettualismo. In definitiva un testo banale che parte, senza utilizzarla al meglio, da una storia ricca di possibili spunto psicologici e sociali.