Diretto dagli stessi autore del film precedente, i talentuosi Pierre Coffin e Chris Renaud, Cattivissimo me 2 è la dimostrazione di come si possa realizzare un’animazione piacevolmente originale pur rispettando i crismi narrativi del genere. E’ un prodotto in grado di soddisfare adulti e un pubblico più giovane utilizzando un linguaggio funzionale fatto di pochi dialoghi e molte immagini montate con grande ritmo. In effetti, la difficoltà maggiore per questi dispendiosissimi prodotti è la possibilità di raggiungere uno share vastissimo che gradisca vedere sul grande schermo un film che magari è già piratato su Internet.
Il montaggio molto scattante, il movimento vorticoso dei Minions che a centinaia riempiono lo schermo, una storia universale in cui si racconta del ravvedimento di un cattivo e della sua felice famiglia accontentano tutti anche perché non manca proprio nulla, dal ammiccamento alle marachelle dei più piccoli agli amori sbocciati o in pectore. Saranno proprio questi piccoli esseri gialli, nati come comprimari ma divenuti ben presto i veri protagonisti, la chiave vincente della storia. Sono improbabili e poco affidabili aiutanti del cattivissimo, la loro specialità è quella di non capire gli ordini o, quantomeno, di non essere in grado di soddisfare il loro capo. Parlano con suoni gutturali che potrebbero essere una frenetica nuova lingua da imporre nei videogame con parole che potrebbero significare qualsiasi cosa. A doppiarli sono, con grande ironia e bravura, i due registi Pierre Coffin e Chris Renaud che hanno trovato coi tecnici degli effetti sonori il giusto tono a queste voci sempre presenti che fanno sorridere solo perché esistono; in realtà, non hanno bisogno di dire nulla per ottenere la complicità degli spettatori. Ci sono Gru e il Dottor Nefario, ex cattivissimi riciclati come imprenditore e studioso di nuove ricette di una fabbrica fallimentare di immangiabili marmellate. Il primo è divenuto un affettuoso e protettivo padre di alcune deliziose bimbette e, come tutti i genitori, si preoccupa di tutto compreso dei primi amori di una di loro. Viene contattato da un imbranata agente speciale in prova dell’agenzia di Stato Lega Anti Cattivi che entra in attività solo davanti a gravissimi crimini: in questo caso è sparito un intero laboratorio dove si creava un siero capace di trasformare in verdi e crudeli mostri le persone a cui era iniettato. Le tracce portano a uno shopping center e qui Gru assieme all’agente aprono negozi di dolciumi per controllare tutti i gestori. Ben presto scopre che un suo ex collega ritenuto morto in realtà amministra un ristorante messicano e, ovviamente, il più probabile autore del furto. Tutto qui, ma la sceneggiatura ricama molteplici sviluppi con storie e storielline parallele davvero godibili.
