Violeta del Carmen Parra Sandoval (1917 – 1967) è stata un’artista cilena attiva nel canto, poesia, pittura ed esecuzione di arazzi. Il suo lavoro si recupero ed esaltazione della cultura popolare ha prodotto numerosi frutti e ispirato molti artisti, primi fra tutti gli Inti-Illimani. La sua vita fu difficile: figlia dell’insegnate di musica Nicanor Parra, nata in una famiglia povera in cui si contavano ben dieci figli, quest’artista si formò cantando per le strade, nelle taverne, balere e perfino nella case di tolleranza. Comunista fervente iniziò ad essere nota dopo l’esibizione a Varsavia, nel 1955, nel quadro del Festival della Gioventù.
Segui un lungo soggiorno a Parigi e il ritorno in patria nel 1956. Qui iniziò l’attività di pittrice che la porterà ad essere, nel 1964, la prima artista latinoamericana ad avere una personale al Museo del Louvre (sezione Arti decorative). La sua ultima fatica è l’edificazione di un capannone, La carpa de la Reina (La carpa della regina), alle porte di Santiago che avrebbe dovuto diventare un centro culturale dedicato allo studio e alla salvaguardia del folclore. L’impresa, anche se sostenuta da molti artisti, fallì sul piano economico e la cantante piombò in una cupa depressione che la spinse al suicidio a soli cinquant’anni. Il regista cileno Andrés Wood ha dedicato a quest’artista Violeta Parra - Went To Heaven (Violeta Parra – Andò in cielo, in originale: Violeta se fue a los cielos) ispirato dal libro omonimo del figlio dell’artista, Ángel Parra. Un’opera che non è solo una biografia filmata, ma un testo originale in cui la vita della cantante è ripercorsa con frequenti salti temporali seguendo il canovaccio di un’intervista de 1962 concessa a un giornalista televisivo argentino politicamente conservatore. Il film acquista in questo modo un valore che va oltre l’evocazione della vita e degli amori della cantante, fondamentale quello con il musicologo svizzero Gilbert Favré (1936 – 1998), per diventare opera originale. Un solo dato negativo: lo scarso peso assegnato alla funzione politica di quest’artista che è uno dei riferimenti costanti dell’intellettualità progressista di un intero subcontinente.
